Oggi l’assemblea Fp Cgil Lombardia con le lavoratrici e i lavoratori della Commissione nazionale per il riconoscimento della protezione internazionale e delle Commissioni territoriali per i richiedenti asilo. Organizzata dal segretario regionale Dino Pusceddu, con il coordinatore regionale Andrea Ferraccio, è stata conclusa dall’intervento del segretario nazionale della categoria, Florindo Oliverio
31 ott. 2023 – “La riduzione del personale pubblico riduce i diritti delle persone” ha detto Dino Pusceddu, segretario Fp Cgil Lombardia, all’assemblea regionale che la categoria ha organizzato, presso la Camera del Lavoro di Milano, con le lavoratrici e i lavoratori della Commissione nazionale per il riconoscimento della protezione internazionale e delle Commissioni territoriali per i richiedenti asilo.
“Ci uniamo alla protesta generale perché per fare funzionare le Commissioni, a tutti i livelli, servono nuove assunzioni, quelle che la manovra del governo, non stanziando le dovute risorse, non prevede. E con il ‘Decreto Cutro’ si è scelto, a monte, di colpire il diritto d’asilo colpendo, appunto, l’operatività delle Commissioni che tra vuoti negli organici e l’avvicendarsi delle normative stanno mandano sempre più in affanno i circa 200 lavoratrici e lavoratori ad esse preposti, tra funzionari di alta specializzazione e personale delle segreterie e del contenzioso – afferma a margine dell’iniziativa Andrea Ferraccio, coordinatore Fp Cgil Lombardia Ministero dell’Interno -. E quando si capirà che le migrazioni sono un fenomeno strutturale dell’umanità e non un’emergenza? Per tutte le crisi che ci sono, da quella ambientale alle guerre, senz’altro i flussi di persone in cerca di un futuro più stabile saranno sempre più forti”.
“Il personale vuole migliori condizioni di lavoro – prosegue Ferraccio – e per questo noi chiediamo che venga bandito un piano straordinario di assunzioni con procedure concorsuali apposite per questa delicata attività. Ne va sia della qualità dei servizi erogati sia dei diritti delle persone che ne usufruiscono. Chiediamo altresì che venga aggiunto nuovo personale all’interno delle Commissioni che svolgono attività di supporto come segreteria, contenzioso e altro”
“Il diritto d’asilo è sotto attacco. E le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto a un lavoro dignitoso, al giusto riconoscimento professionale. La vertenza del personale delle Commissioni territoriali è la vertenza di tutta la Cgil, perché non si stanno colpendo solamente i diritti di queste operatrici e operatori, la loro possibilità di lavorare serenamente e di applicare la Costituzione, l’articolo 10 – evidenzia Pusceddu -. Questa rivendicazione di poter lavorare meglio è per tutte le cittadine e i cittadini. Per questo noi abbiamo chiamato in piazza, il 17 novembre, il personale (anche) delle Commissioni: nella vertenza più generale della Funzione Pubblica Cgil, della Cgil e della Uil, contro questo governo e contro la manovra ci stanno anche i loro temi”.
Nel concludere l’assemblea, Florindo Oliverio, segretario della Fp Cgil Nazionale, ha detto: “La storia delle Commissioni è emblematica di quello che un governo, nessun governo, dovrebbe mai fare: piegare l’azione delle amministrazioni affidate loro (potere esecutivo) alle proprie visioni del mondo anziché al rispetto della Costituzione. L’accoglienza è pienamente compatibile con la Carta Costituzionale, nata dalla Resistenza e che ripudia la guerra, riconosce la parità dei diritti e delle libertà civili. Per tutte e tutti. Le Commissioni sono state modificate nel 2017 per dare maggiore organicità e dignità alla loro funzione – ricorda Oliverio -, non più di tipo securitario ma rispettosa del diritto internazionale dello status di rifugiato, per motivi economici, politici, sociali, culturali, cui vengono riconosciuti diritti di cittadinanza normalmente riconosciuti a tutti i cittadini autoctoni del paese ospitante”.
Poi, nel 2019, con il primo provvedimento del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, furono chiuse alcune sezioni e Commissioni nel 2019 e i funzionari perdenti posto messi a disposizione delle Prefetture. “Già allora aprimmo la vertenza nei confronti del Ministero. E la Ministra Luciana Lamorgese assunse l’impegno per orientare le politiche verso i migranti, consapevole del fatto che i flussi migratori non sono un evento straordinario – prosegue il segretario nazionale -. L’attuale esecutivo ha risposto alla drammaticità di una situazione resa, se possibile, ancora più drammatica dalla pandemia globale e dalla situazione geopolitica, con il decreto Cutro che dequalifica il lavoro dei funzionari altamente qualificati e derubrica il servizio dei richiedenti asilo a servizio di espulsione”.
Oliverio torna sul diritto d’asilo messo a rischio e sulla necessità di ampliare la vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori delle Commissioni. “Per questo le associazioni del Tavolo delle Associazioni per gli Immigrati (TAI) aderisce alla mobilitazione del 17 novembre e parteciperà al presidio di piazza Santi Apostoli a Roma. La mobilitazione delle commissioni rientra pienamente nella mobilitazione del lavoro pubblico e continueremo a lottare per difendere le professionalità, chiedere più organici e anche supporto psicologico, amministrativo e linguistico per le persone e contrastare i tentativi di cancellare i diritti”.