La Fp Cgil Lecco, con la segretaria generale Teresa Elmo, interviene su una misura della manovra economica che genererà disuguaglianze tra lavoratrici e lavoratori e tra territori. “Lo sciopero del 17 novembre è una tappa della nostra mobilitazione”
3 nov. 2023 – Tra le misure della Legge di Bilancio 2024 c’è la previsione dell’indennità di confine per medici e personale infermieristico della sanità pubblica.
“Il collasso del Servizio Sanitario Regionale non si può arrestare nascondendo la polvere sotto al tappeto”, esordisce così la segretaria generale della Funzione Pubblica CGIL Lecco, Teresa Elmo, a commento della manovra finanziaria al varo in questi giorni. “Quello a cui stiamo assistendo non è assolutamente in linea con l’intervento strutturale di rilancio da noi auspicato – prosegue la segretaria – e anzi rappresenta, dopo la misura contenuta nel Decreto Anticipi, l’ennesimo gioco delle tre carte sul tema Sanità Pubblica. Spostare, infatti, il confine economico più a sud di un centinaio di chilometri non rappresenta certo una soluzione, ma anzi una dichiarazione di resa”.
Perché rappresenterebbe una resa? “Per tre motivi principali: innanzitutto, innalzare la retribuzione all’interno di una fascia a ridosso del confine con la Svizzera, con le sue comunque alte retribuzioni, renderà i posti di lavoro della zona appetibili per chi verrà dalle zone più a sud, svuotando altri territori: è necessario un intervento nazionale, non geograficamente discriminatorio – risponde Elmo -. In secondo luogo, il riconoscimento economico non può e non deve rappresentare l’unica leva su cui agire: servono provvedimenti organizzativi volti a migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti della sanità, accordi di secondo livello tesi ad incrementare la conciliazione vita-lavoro. Limitarsi al provvedimento economico significa non avere chiara la situazione generale, navigare a vista. Infine questo provvedimento, insieme al Decreto Anticipi, rischia di distrarre risorse dalla contrattazione nazionale, un pessimo segnale per la Salute del nostro Servizio Sanitario Regionale e Nazionale”.
Quali sono invece le proposte della FP CGIL? “Primo, un piano straordinario di assunzioni. Non solo nella sanità pubblica, ma in tutto il pubblico impiego – incalza Elmo –, per superare il rischio di implosione del servizio pubblico. Secondo, un rinnovo del CCNL che sia giusto, dignitoso e unico, che sappia valorizzare economicamente e professionalmente tutte le figure operanti in sanità, prima di dover tamponare con altri provvedimenti parziali altre emorragie di professionisti”.
Il 17 novembre la categoria va allo sciopero? “Nell’ambito della mobilitazione lanciata da Cgil e Uil, la Funzione Pubblica sciopererà il 17 novembre. Prima tappa di un percorso dove rivendicheremo, ancora una volta, rispetto per le lavoratrici e i lavoratori anche della sanità pubblica, il miglioramento delle loro condizioni di lavoro e dei tempi di conciliazione con la vita personale, insieme, appunto, al loro adeguato riconoscimento salariale, al passo anche dell’inflazione”.
(Davide Farano)