“Manifesteremo il nostro dissenso alle politiche del Governo partecipando al presidio regionale sotto Regione Lombardia, dalle ore 10 a Milano”
13 nov. 2023 – Si infittisce il pressing sindacale, anche a livello territoriale, in vista dello sciopero di venerdì 17 novembre, prima tappa della serie di astensioni dal lavoro (per l’intera giornata o turno) proclamate da Cgil e Uil a livello nazionale, e che include, tra le altre, la categoria della Funzione Pubblica in tutti i suoi ambiti, pubblici e privati.
Da Bergamo, il segretario generale della Fp Cgil locale Giorgio Locatelli, dichiara: “Mai come quest’anno la legge di bilancio avrà un impatto pesante e negativo sul lavoro pubblico in tutte le sue fattispecie, a partire dall’inadeguato finanziamento alla sanità pubblica, settore cruciale per la tenuta del Paese e comparto che in Lombardia sta già attraversando una crisi che la vede contrapposta ad un sistema privato incentivato. La sanità pubblica si vede costantemente attribuite nuove competenze, ma mai nuove risorse. Eppure è lì che si conserva strenuamente l’etica dell’universalità e della trasversalità dell’accesso alle cure”.
Il dirigente sindacale guarda anche a settori quali gli enti locali e le funzioni centrali, dove le lavoratrici e i lavoratori, mancando finanziamenti adeguati per i rinnovi contrattuali, non avranno “una rivalutazione stipendiale necessaria a mantenere un potere d’acquisto dignitoso di fronte ad un’inflazione galoppante”.
E non va meglio alle donne e agli uomini che erogano servizi pubblici con contratti privati, vedi il comparto socio sanitario assistenziale educativo, un mondo frastagliato, povero, che opera spesso sotto appalto. La manovra economico dell’Esecutivo di Giorgia Meloni li “colpisce di riflesso, ma non meno pesantemente”.
La scure previdenziale poi riesce a discriminare nella discriminazione, con il peggioramento della già ingiusta legge Fornero, “penalizzando, tra gli altri, proprio i nostri settori, ossia chi lavora in enti locali e sanità, gli ufficiali e gli aiutanti giudiziari -, rammenta Locatelli -. La rabbia è tanta, le nostre ragioni sono giuste e forti, a partire da un piano straordinario di assunzioni in tutte le pubbliche amministrazioni e del rispetto, riconoscimento e valorizzazione delle lavoratrici e lavoratori che erogano diritti di cittadinanza attraverso il loro lavoro a servizio delle persone. Manifesteremo il nostro dissenso alle politiche del Governo partecipando al presidio regionale sotto Regione Lombardia, dalle ore 10 a Milano, nell’ambito della giornata di sciopero”.