21 May 2024
HomePubblicazionePetizione popolare per il diritto all’abitare

Petizione popolare per il diritto all’abitare

banner petizione

Il sindacato inquilini, con la Cgil, lancia la petizione. Fp Cgil Lombardia: “Supportiamola. Nella nostra regione i costi dell’abitare superano di gran lunga le retribuzioni e le pensioni”

27 nov. 2023 – “La casa è un’emergenza irrisolta”. Con queste parole, lapidarie e chiarissime, il Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) lancia la propria petizione popolare per il diritto all’abitare.

Una petizione che esige una risposta a una domanda da tempo ignorata: il diritto ad abitare per milioni di persone tra pensionate e pensionati, famiglie, studenti, lavoratrici e lavoratori fuori sede, giovani.

“Nella nostra regione i costi dell’abitare superano di gran lunga le retribuzioni e le pensioni. Questa petizione è necessaria perché supportata da motivazioni gravi e che non possono più aspettare né giustificare l’immobilismo politico”, commenta la Funzione Pubblica CGIL Lombardia.

In questo momento “per un nucleo famigliare a basso reddito, per l’assegnazione di un alloggio popolare in molti casi (l’attesa) supera i 10 anni” e a questo si aggiunge il fatto che “il 70% degli alloggi pubblici necessita di un intervento strutturale e di efficientamento energetico”.

“Numeri e proporzioni di un’emergenza troppo spesso colpevolmente dimenticata dalle istituzioni e che oggi, accanto al SUNIA, non vogliamo più procrastinare”, rimarca la Fp Cgil regionale.

L’emergenza che non si limita agli alloggi pubblici, le cosiddette “case popolari”, ma si intreccia ad altri temi importanti: “circa 2,5 milioni di famiglie non sono in grado di pagare l’affitto e le spese condominiali perché superano il 40% del loro reddito – prosegue la petizione – e mancano almeno 60.000 alloggi pubblici per gli studenti per garantire il diritto allo studio”.

Quali obiettivi si pone dunque la petizione popolare? Possono riassumersi in 5 punti:

  • il rifinanziamento dei fondi pubblici nazionali di sostegno all’affitto, oggi ridotti a 0;
  • un “piano casa” di rilancio dell’edilizia pubblica;
  • una “legge quadro” per migliorare la gestione delle case popolari;
  • un programma di riqualificazione urbanistica e sociale;
  • una regolamentazione degli “affitti brevi” che contrasti le speculazioni.

“Il diritto ad abitare è anche diritto a vivere. Come Funzione Pubblica CGIL Lombardia sosteniamo e supportiamo questa petizione, chiedendo a tutte e tutti l’impegno a firmarla, chiedendo alle delegate e delegati del proprio posto di lavoro, o nelle sedi sindacali e Sunia”.

(Davide Farano)