6 Jul 2024
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Vigili del Fuoco: aperto lo stato di agitazione nazionale

Vigili del Fuoco

Giacalone (Fp Cgil Lombardia): “Alcuni punti dello stato di agitazione coinvolgono in maniera diretta i Vigili del fuoco lombardi”

18 gen. 2024 – Indetto lo stato di agitazione nazionale dei Vigili del Fuoco. I sindacati lo hanno formalizzato al Ministro dell’Interno e agli organi competenti questa mattina.

Tra le ragioni della protesta ci sono il rinnovo del contratto 2022/2024, le sedi disagiate, la banca ore, le carenze di organici specie nel ruolo operativo che in quello tecnico professionale, la promozione a ruolo aperto; i mancati passaggi di qualifica degli specialisti del Corpo e la relativa mobilità.

“Alcuni punti dello stato di agitazione coinvolgono in maniera diretta i Vigili del fuoco lombardi – esordisce Michele Giacalone, coordinatore Vvf Fp Cgil Lombardia -. Ad esempio, il distaccamento di Menaggio, sul territorio lariano, non è stato incluso nell’elenco nazionale delle sedi disagiate come invece è stato fatto nel 2018. Ma i problemi sono rimasti gli stessi di allora (carenze di personale, distanza dal comando di Como di circa 40 km per 70 minuti circa di percorrenza, ecc.), oltre i lavori stradali in corso per i giochi invernali che si terranno a Sondrio per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, e così togliere l’orario di lavoro di 24 ore per mettere l’orario ordinario è penalizzante per questi Vigili del fuoco che devono andare in servizio a Menaggio – spiega il sindacalista -. È stato interessato anche il prefetto di Como ed è stata fatta un’interrogazione parlamentare affinché ci possa essere una deroga ma, ad oggi, non è successo nulla”.

Altri esempi? “Le promozioni a ruolo aperto ritardano sempre con i passaggi di qualifica. Inoltre ritarda ancora di più il pagamento della banca ore: il contratto prevede che dopo 5 anni venga azzerata. Abbiamo lavoratrici e lavoratori con 400 ore, ma anche fino a 600, che non potranno usufruire della banca ore perché è andata in prescrizione. È impensabile ingoiare un tale rospo, stiamo parlando di ore di lavoro svolte fuori dall’orario di servizio e già autorizzate dal direttore o dal comandante provinciale di riferimento: quando i Vigili del fuoco chiedono di poter usufruire della banca ore, vengono decurtate loro solo quelle caricate nell’ultimo anno, perché quelle precedenti restano archiviate e poi, appunto, cancellate – insiste Giacalone -. Rivendichiamo che si ponga finalmente fine a questa situazione incresciosa”.

La lista non finisce qui, vero? “Esatto. Un altro tema è quello dei sei scatti stipendiali su base pensionabile, misura che non viene attuata e, ancora, l’incremento dell’indennità dei formatori del Corpo: parliamo di capisquadra che continuano a fare i formatori pur proseguendo con il soccorso tecnico urgente e quindi c’è qui pure un problema organizzativo della squadra di soccorso quando i formatori vanno in missione a Roma a espletare questa mansione – replica Giacalone -. Non ultimo, anche per la Lombardia, sono le assunzioni con il contagocce e come Fp Cgil regionale sono anni che lo denunciamo”.

Cos’è successo rispetto alla mobilità? “Questo punto non riguarda lo stato di agitazione ma un accordo opaco, non sottoscritto dalla Fp Cgil, che modifica i criteri di mobilità dei Vigili del fuoco: l’anzianità di servizio, criterio fondamentale per la mobilità del personale e che ha sempre funzionato bene – specifica Giacalone -, viene tolta dalla circolazione facendo posto a clientelismi, sempre condannati dalla Cgil. E non vengono salvaguardate le pari opportunità. La nostra organizzazione resta coerente nel rivendicare diritti certi per le lavoratrici e i lavoratori del Corpo e le giuste tutele”.

Lettera unitaria di indizione dello stato di agitazione nazionale