La richiesta è stata inoltrata ai vertici Mef e Rgs dal segretario nazionale Florindo Oliverio. Il segretario Fp Cgil Lombardia Dino Pusceddu commenta: “Avevamo già segnalato quali sarebbero stati gli effetti del decreto anticipi. Una mazzata”
5 feb. 2024 – Rateizzare il debito fiscale o intervenire per renderlo meno pesante. È quanto ha chiesto la Funzione Pubblica Cgil Nazionale, con il segretario Florindo Oliverio, per le lavoratrici e i lavoratori delle Funzioni Centrali, le cui retribuzioni passano dal sistema gestionale NoiPa.
Nella lettera indirizzata al Ministro dell’Economia e Finanze, Carlo Giorgetti, e al Ragioniere Generale dello Stato, Biagio Mazzotta, il dirigente sindacale evidenzia che questi dipendenti nella busta paga di febbraio avranno “un conguaglio fiscale che rischia di falcidiare le loro retribuzioni per effetto delle insufficienti trattenute effettuate durante l’anno, generando un debito fiscale elevato, con l’impossibilità di rateizzarlo. Un problema con cui da tempo i lavoratori si trovano a fare i conti – aggiunge Oliverio – per gli effetti causati da trattamenti accessori pagati con grave ritardo rispetto alle annualità di competenza, e ora aggravato dalla decisione unilaterale del governo di anticipare le rivalutazioni degli anticipi contrattuali (ex IVC – indennità di vacanza contrattuale, ndr) del 2024 con l’ultima mensilità di dicembre 2023”.
“Noi avevamo già detto che il decreto anticipi avrebbe ridotto gli stipendi di chi lavora nelle Funzioni Centrali, per cui sparendo l’una tantum, la retribuzione di gennaio 2024 è più bassa rispetto a quella di novembre 2023. In più le lavoratrici e i lavoratori si sono trovati il debito Irpef a causa dell’aumento della tassazione. Insomma, una mazzata – commenta Dino Pusceddu, segretario Fp Cgil Lombardia -. Permettere una rateizzazione di questo debito, come può avvenire per i dipendenti pubblici le cui buste paghe non sono gestite dal sistema NoiPa, consentirebbe di tirare un po’ il fiato alle lavoratrici e lavoratori dello Stato, a partire da quelli con stipendi più bassi”.