L’assise sarà a Firenze, città che 70 anni fa ha ospitato la prima Conferenza Nazionale della Donna Lavoratrice, promossa dalla Confederazione
16 apr. 2024 – Lunedì 22 aprile, a Firenze, al Teatro Cartiere Carrara (ex Tuscany Hall) si terrà l’assemblea nazionale delle donne Cgil ‘Belle Ciao 2024’.
L’assise, dal titolo “Una lotta senza tempo”, partirà alle ore 9.30 e sarà conclusa dal segretario generale Maurizio Landini.
Firenze è stata scelta, come si legge sul sito della Confederazione, in ragione del “70° anniversario in cui la città ospitò la prima Conferenza Nazionale della Donna Lavoratrice, promossa dalla Cgil. L’evento fu un punto di svolta per il femminismo sindacale in Italia: parteciparono centinaia di lavoratrici provenienti da tutto il Paese e in rappresentanza delle varie categorie. Nacque allora la Carta dei diritti della lavoratrice, che rivendicava uguaglianza salariale, accesso a tutte le professioni e tutela della maternità”.
Lara Ghiglione, segretaria Cgil nazionale con delega alle politiche di genere, su Facebook definisce quella Carta, “voluta da Di Vittorio nel 1954” come “qualcosa di straordinario e commovente. Le donne votavano da pochissimo eppure volevano, con forza e determinazione, prendere parola nel dibattito politico per migliorare la loro condizione e quella di tutto il Paese. Per scrivere la Carta furono ascoltate 2 milioni di lavoratrici. Qualcosa di straordinario per l’epoca e di non ordinario per il presente. Da lì viene la nostra storia. Da lì può arrivare il nostro futuro”.
L’Assemblea del 22 aprile si prefigura, una giornata di riflessione, proposta e lotta. Ricca di temi, in un Paese dove, pur tra gli avanzamenti, le donne continuano a essere discriminate nel mondo del lavoro e nei diritti, a partire da quello di decidere del proprio corpo e delle scelte riproduttive. La legge 194 è stata una conquista e ancora continua a essere ostacolata nella sua applicazione. Addirittura oggi siamo ai colpi di mano, come denuncia la stessa Ghiglione rispetto a un emendamento nel decreto legge per l’attuazione del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, “che consente alle associazioni antiabortiste l’ingresso nei consultori pubblici. Questo Governo contesta i Paesi e le religioni che comprimono le libertà delle donne ma lascia mano libera ad alcuni deputati che da sempre cercano di portare indietro la lancetta sui diritti delle donne – attacca la dirigente sindacale -. È incredibile che questi gravissimi attacchi si stiano verificando proprio mentre l’Italia ha per la prima volta nella sua storia un capo del governo donna. La Cgil continuerà a contrastare queste scelte politiche di limitazione della libertà delle donne e della loro autodeterminazione”.
Su Collettiva.it sarà trasmessa la diretta dell’iniziativa.