Martedì 16 aprile c’è stato l’incontro in Prefettura. Molinari (Fp Cgil Pavia): “Lo stato di agitazione permane. Siamo pronti al confronto ma anche ad andare allo sciopero”
17 apr. 2024 – Aggiornamenti sulla vertenza sindacale alla Rsa di Cervesina, i cui servizi sono appaltati a due società, il Gruppo Gheron e la Cooperativa Med Services, che lo scorso marzo hanno comunicato ai propri dipendenti il cambio unilaterale del contratto nazionale: invece che quello delle Cooperate sociali, recentemente rinnovato, quello dell’Uneba.
Ieri, 16 aprile, si è svolto in Prefettura il tentativo di conciliazione con Gheron.
“Lo stato di agitazione permane. Il Gruppo si è reso disponibile ad andare avanti con la trattativa anche se stanno già applicando arbitrariamente il contratto Uneba, è uscito il primo cedolino, scelta contro la quale stiamo protestando – racconta Giancarla Molinari della Fp Cgil Pavia -. Non vogliono tornare al ccnl delle Cooperative sociali in ragione del fatto che non sono un’impresa sociale e dal punto di vista giuridico non lo potrebbero fare. Al che, come Fp Cgil abbiamo replicato che, proprio in quanto grande Gruppo, che vanta di coprire 3500 posti letto, che ha fior fior di avvocati, prima di partecipare alla gara d’appalto avrebbero dovuto sapere quale contratto corretto applicare, a meno di averlo fatto apposta per poter vincere la gara e subito dopo disapplicarlo”, evidenzia la sindacalista.
Ma, allora, quali passi avanti si sono fatti in Prefettura?
“Si sono resi disponibili a riaprire il tavolo ed, eventualmente, mantenendo il contratto Uneba, a riconoscere tutte le differenze retributive e normative migliorative che abbiamo portato a casa sino a oggi con la cooperativa precedente. Quindi il rispetto di tutti gli accordi, aziendali e ad personam, il rispetto del contratto territoriale Cooperative sociali e di tutti i benefici raggiunti – risponde Molinari -. Noi dubitiamo di questa apertura, hanno disapplicato il contratto nazionale delle Cooperative sociali proprio perché c’è stato l’aumento di 120 euro. Il Gruppo Gheron dice che in merito ci si potrebbe ragionare su. Quindi noi, ovviamente, siamo pronti al confronto, a vedere fino a che punto si spingono, ma anche pronti ad andare allo sciopero”.