Il segretario regionale della categoria Dino Pusceddu: “La situazione delle pubbliche amministrazioni si fa, giorno dopo giorno, sempre più grave in Lombardia. A rischio diritti di cittadinanza ad accesso universale”. L’assise sarà chiusa dal segretario nazionale Florindo Oliverio
2 mag. 24 – Con lo slogan “Per tutte e tutti, tutti i giorni”, la Fp Cgil Lombardia convoca per venerdì 17 maggio, dalle ore 10 alle 14, l’assemblea regionale delle delegate e dei delegati del comparto delle Funzioni Centrali. Sede dell’assise, la Sala Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano, in corso di Porta Vittoria 43.
“Se le pubbliche amministrazioni stanno soffrendo in generale per la carenza di personale, in Lombardia, dove il carovita pesa di più, la situazione sta diventando sempre più complicata, sia per le lavoratrici e i lavoratori in essere sia per le cittadine e i cittadini. I servizi erogati – e stiamo parlando di tribunali e corti di giustizia tributaria, di uffici scolastici territoriali, di Inps, Inail, Aci, di ispettorati del lavoro, per citarne solo alcuni – vengono ridotti o accorpati. Il decentramento, funzionale alla prossimità, cioè a servizi pubblici vicini alle persone, sta venendo risucchiato da un ritorno al centralismo, che significa meno uffici e spostamenti da una città all’altra, con tutto quello che comporta anche in termini di trasporti da un lato e di spopolamento delle aree più periferiche – spiega Dino Pusceddu, segretario della Fp Cgil Lombardia -. È così che il poco personale presente si trova a dover rincorrere sé stesso sotto carichi di lavoro sempre più impegnativi. E lavorare in queste condizioni non è di certo un buon biglietto da visita per queste pubbliche amministrazioni che tramite i concorsi vorrebbero assumere ma le selezioni o vanno deserte oppure chi vince si ferma poco, cercando quanto prima lidi migliori. Il problema è serio. In un decennio i dipendenti delle Funzioni Centrali sono calati del 21%, pari a 5.155 lavoratrici e lavoratori. Nel giro di 6 anni si stima uno svuotamento per solo pensionamento di un quarto della forza attiva, pari a quasi 18.000 dipendenti, cioè si rischiano di perdere 4400 lavoratrici e lavoratori, considerata l’età media elevata. I servizi pubblici così non reggeranno, e perderemo presidi fondamentali per garantire diritti di cittadinanza ad accesso universale. Per questo vogliamo sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti e fare pressing sulle amministrazioni locali perché facciano la loro parte nei confronti delle politiche del governo che vanno decisamente cambiate”.
L’assemblea, dopo gli interventi di delegate e delegati dei vari enti del comparto, sarà chiusa da quello del segretario nazionale Fp Cgil Florindo Oliverio.