Fp Cgil della Lombardia e di Pavia: Altra aggressione, problemi di sempre e da affrontare subito
Comunicato stampa
Pavia, 8 maggio 2024 – Problemi su problemi al carcere di Pavia, dove si susseguono aggressioni al personale della Polizia Penitenziaria e il malessere costante delle persone detenute.
A pochi giorni dal ferimento di un agente, oggi diversi altri sono stati feriti da un uomo che, tenuto in isolamento da una decina di giorni e non avendo ottenuto, andando in infermeria, un certificato per interromperlo da parte del dirigente sanitario, è andato in escandescenze.
“All’esterno dell’infermeria, tre Ispettori, due Sovrintendenti e alcuni agenti hanno provato a smorzarne la rabbia ma lui ha spinto per terra dei colleghi e ha dato un morso al polpaccio del collega del casellario intervenuto in supporto, staccandogliene una striscia. L’agente è stato portato al pronto soccorso, dove gli hanno somministrato antibiotico e antitetanica. Gli sono stati refertati 5 giorni di malattia perché lui non ne ha voluti di più perché la sua presenza al casellario è indispensabile. La situazione è questa, siamo in una indignata esasperazione che non è rassegnazione – afferma Calogero Lo Presti, coordinatore Fp Cgil Lombardia per la Polizia Penitenziaria -. Continueremo a fare la nostra parte rivendicando un cambio di passo tanto urgente quando indispensabile”.
“Esprimiamo la nostra vicinanza al lavoratore ferito e anche a tutti gli altri agenti della Polizia Penitenziaria alle prese con questo detenuto. Peraltro, questa mattina, nel carcere ci sono stati altri due episodi, più lievi, ma che dicono del clima di crescente insofferenza che questa struttura ingloba – dichiara Daniele Pirri, segretario Fp Cgil Pavia -. Senza misure serie questo carcere esploderà, come un vulcano che dà continui segnali e poi arriva all’eruzione che incenerisce tutto. La metafora, purtroppo, è vicina alla realtà. Chiediamo provvedimenti seri, nel più breve tempo possibile. Ci rendiamo conto che, a monte, ci sono interventi in capo alla politica, per tutte le carceri del Paese. Ma è necessario agire anche a livello locale. Il sovraffollamento è un male per tutti. Serve anche più personale, sia nella Polizia Penitenziaria, sia tra le figure educative e sanitarie. Dal carcere pavese mandiamo l’ennesimo SOS”.