26 Nov 2024
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Comune di Brescia / Siglato l’accordo per le progressioni verticali

fp cgil bs comune striscione

Scaroni e Sinis (Fp Cgil): “Un traguardo storico l’ampliamento della platea per i passaggi d’area. Continueremo a chiedere all’amministrazione di incrementare ulteriormente il numero di lavoratrici e lavoratori e di attivare la procedura ordinaria per chi possiede già il titolo di studio ed è ancora sotto-inquadrato”

13 mag. 2024 – “Siamo soddisfatti perché l’accordo è frutto di un lavoro di pressing incessante operato da anni dalle delegate e dai delegati Fp CGIL Brescia. Abbiamo più volte sollecitato l’amministrazione comunale a effettuare la ricognizione di chi opera da anni nei diversi settori del Comune senza il giusto inquadramento e, dopo ben due verifiche, siamo giunti a individuare un numero significativo di colleghe e colleghi che otterranno un riconoscimento della loro professionalità”. Così Lara Scaroni, coordinatrice Rsu del Comune di Brescia, sull’accordo di venerdì 10 maggio che amplia le progressioni verticali per il personale dell’ente.

“Abbiamo inoltre inserito nel verbale di contrattazione una nota che ci consentirà, a seguito della prima procedura, di prevedere un ulteriore incremento dei numeri per poter raggiungere la più ampia platea possibile, considerato che, al momento, il contratto nazionale delle Funzioni Locali prevede che questo istituto si esaurisca nel 2025 – aggiunge la delegata Fp Cgil -. Abbiamo chiesto di attivare in parallelo anche la procedura delle progressioni tra le aree per chi possiede il titolo di studio, così da massimizzare ulteriormente la valorizzazione del più ampio numero possibile di lavoratrici e lavoratori”.

Il segretario Fp Cgil Brescia, Diego Sinis, snocciola i numeri.Gli scorrimenti programmati, nel biennio 2024-2025, sono in tutto 193. Più precisamente, 72 sono le progressioni verticali per tutti i profili esecutivi, amministrativi e tecnici (54 nel 2024 e 18 nel 2025), 121 quelle per il personale educativo degli asili nido e delle scuole dell’infanzia (72 nel 2024 e 49 nel 2025). Rispetto ai servizi educativi 0-6 anni, il personale coinvolto dai passaggi tra le aree è di circa il 44% (277 le figure in servizio al 31 dicembre 2023) – considera il sindacalista -. Il personale degli enti locali, in genere, tra le pubbliche amministrazioni è quello con le retribuzioni più basse. Eppure le lavoratrici e i lavoratori mandano avanti servizi di prossimità, dall’anagrafe e lo stato civile all’assistenza sociale e agli asili nido, per citarne alcuni. Pertanto riconoscere loro, con questo accordo con il Comune di Brescia, il giusto inquadramento è una misura di rispetto della loro funzione e attività per le cittadine e i cittadini. Le risorse usate per ottenerlo sono quelle stanziate dalla finanziaria, pari allo 0,55% del monte salari 2018 (137mila euro), sommate a una parte degli oltre 200mila euro delle risorse aggiuntive da bilancio per le ordinarie facoltà assunzionali che, non usate, vengono trascinate di anno in anno”.

Questo accordo è un traguardo storico – evidenziano insieme Sinis e Scaroni – ed un più che doveroso riconoscimento del personale comunale che negli anni ha dovuto affrontare sfide epocali come la digitalizzazione dei procedimenti e rivedere completamente la propria modalità di lavoro”.