“Senza case popolari non c’è risposta al disagio e all’emergenza abitativa. Cara Regione, così non va!”
6 giu. 2024 – “Anche come categoria, con una delegazione di lavoratrici e lavoratori delle Aler, cioè coloro che si occupano dell’edilizia residenziale pubblica e dei servizi abitativi per i cittadini più fragili, parteciperemo al presidio organizzato da Cgil Cisl Uil regionali insieme ai Sindacati degli Inquilini, a sostegno del diritto all’abitare e dell’edilizia residenziale pubblica e affinché si risolvano le tante criticità di questo settore”. Dino Pusceddu, segretario Fp Cgil Lombardia, fa riferimento al presidio di mercoledì 12 giugno che si terrà, alle ore 16, in piazza Città di Lombardia 1 a Milano.
È previsto anche un flashmob per il quale i sindacati invitano a partecipare portando uno zerbino.
“Senza case popolari non c’è risposta al disagio e all’emergenza abitativa. Difendere l’edilizia pubblica e aumentare l’offerta di case popolari a canone sociale significa difendere il reddito di chi non ce la fa”, sostengono i sindacati.
Basti considerare che, in Lombardia, gli alloggi popolari lasciati sfitti dalle Aler e dai Comuni sono 20.000. Mentre aumenta il disagio abitativo, con migliaia di sfratti in esecuzione e decine di migliaia di persone in lista d’attesa. E sono ben noti i costi sempre più salati di affitti e case.
C’è poi il tema del decoro, perché vivere nei quartieri popolari non deve togliere la dignità e non è né rispettoso né civile né lungimirante farne ghetti abbandonati nell’incuria.
Al presidio, sotto le finestre di Regione Lombardia, si chiederanno “modifiche urgenti alla normativa sulla gestione delle case popolari, la riforma delle Aler garantendone la funzione sociale, un fondo regionale per l’edilizia pubblica, l’attuazione del piano Casa Regionale per il recupero degli alloggi e dei quartieri degradati, l’abbandono dei piani di valorizzazione e di vendita del patrimonio di edilizia pubblica e l’incremento della dotazione di alloggi”.
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