26 Nov 2024
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Fondazione GeneriAmo / Venerdì 21 giugno presidio Cgil davanti al Comune di Sesto San Giovanni

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Organizzano Flc e Fp Cgil milanesi, dalle ore 14.30 alle 16.30, a sostegno dello stato di agitazione delle educatrici della Fondazione, partecipata pubblica. Bonfanti (Fp): “Lo stato di agitazione prosegue fino a che non ci saranno risposte concrete”

14 giu. 2024 – In Prefettura è stata fumata nera. Tra Fondazione GeneriAmo, Comune di Sesto San Giovanni, Flc e Fp Cgil di Milano la conciliazione non è riuscita e le categorie sindacali mantengono lo stato di agitazione delle educatrici.

“La Fondazione è a partecipazione totalmente pubblica del Comune di Sesto – ricorda Alexandra Bonfanti, segretaria della Fp Cgil milanese, e applica alle lavoratrici in contratto nazionale Aninsei. Con la Flc nei giorni scorsi abbiamo aperto lo stato di agitazione perché la nostra richiesta di miglioramento salariale si aggancia all’applicazione, anche per il personale educativo di GeneriAmo, del contratto delle Funzioni Locali. Sul territorio di Sesto ci sono sia nidi a gestione diretta del Comune sia nidi e servizi a gestione della Fondazione e noi riteniamo che a parità di lavoro ci debbano essere parità di diritti e di salario”.

E poi c’è anche la questione della reinternalizzazione dei servizi ausiliari?

“Sì, perché la Fondazione non procede al passaggio diretto delle lavoratrici attualmente in capo alla società concessionaria ma apre un bando pubblico per 34 posti. Quindi si pone il tema della continuità occupazionale per queste donne”.

In Prefettura com’è andata?

“Abbiamo ribadito le nostre posizioni e richieste ma di fatto abbiamo trovato un muro davanti. Il Comune di Sesto San Giovanni si è detto contrario al contratto delle Funzioni Locali, come già nel 2019, quando è nata la Fondazione, adducendo una illegittimità del ccnl alle fondazioni di partecipazione, fatto che non è vero – risponde Bonfanti -. La Fondazione Generiamo ha detto che il bando per le ausiliarie è stato costruito da un punto di vista economico per cercare di alzare i minimi salariali del contratto Aninsei, oggettivamente bassi, e si è detta disponibile a valutare un incremento retributivo delle educatrici che già lavorano per la Fondazione, senza però dare concretezza a questo impegno, non indicando tempi precisi se non ‘entro fine anno’, né ha quantificato le risorse che potrebbero essere messe nel piatto. Questo generico e insufficiente impegno ci pare allora frutto dell’apertura dello stato di agitazione. Va anche tenuto conto – prosegue la sindacalista – che Flc chiede di affrontare il tema del salario da almeno due anni e fino ad oggi non ci sono mai state risposte. Inoltre – aggiunge -, qualora in futuro fosse riconosciuto alle lavoratrici un incremento salariale tramite superminimi, rimane comunque il tema generale che le nuove assunzioni verrebbero sempre fatte con il poverissimo minimo contrattuale del ccnl Aninsei”.

Quindi, prossimi passi?

“Manterremo aperto lo stato di agitazione fino a che non ci saranno risposte concrete e chiare da parte di Fondazione. Intanto, con Flc, faremo un presidio davanti al Comune di Sesto il 21 giugno dalle ore 14.30 alle 16.30, per rendere più visibile la nostra protesta e sensibilizzare anche la cittadinanza”.