Tramparulo (Fp Cgil): “Questa campagna di sensibilizzazione è un ponte per traghettare alla risposta del Tar, il prossimo 15 novembre, rispetto alla strada referendaria che il centrodestra al governo della Lombardia ha bloccato quando ci chiamavamo Comitato Promotore del Referendum per la Sanità Pubblica”
18 giu. 2024 – Il Comitato “La Lombardia SiCura” – di cui fanno parte anche la Cgil regionale, con la categoria della Funzione Pubblica e il Sindacato dei Pensionati -, per venerdì 21 giugno, alle ore 11.30, al Pirellone e da remoto, convoca una conferenza stampa per presentare i risultati della raccolta firme della petizione, partita il 1° marzo e chiusa il 10 giugno scorso, “per invertire la tendenza alla privatizzazione e alla disparità di accesso ai servizi della sanità lombarda”.
Al Comitato in questi mesi “hanno aderito decine di associazioni, comitati e forze politiche in tutta la regione, particolarmente numerosa e diffusa è stata l’attivazione di realtà locali auto organizzate che si sono riconosciute nei contenuti della petizione, tali da rappresentare anche problemi specifici locali”, riporta il comunicato diffuso.
Prima della conferenza stampa – in cui parleranno Marco Caldiroli di Medicina Democratica, Vittorio Agnoletto dell’Osservatorio Salute, Massimo Cortesi di Arci Lombardia, Monica Vangi, segretaria Cgil Lombardia, Federica Trapletti, segretaria Spi Cgil Lombardia e Andrea Villa di ACLI Milano – i rappresentanti del Comitato alle ore 10.30 depositeranno presso il protocollo regionale le adesioni raccolte tra le cittadine e i cittadini.
“Con la petizione abbiamo chiesto il Centro unico di Prenotazione tra strutture pubbliche e private, l’abbattimento delle liste d’attesa, lo stop ai medici gettonisti, il miglioramento dei servizi per le persone anziane e la copertura integrale dei costi sanitari nelle Rsa, un reale e necessario potenziamento dei servizi territoriali – riassume Lello Tramparulo, segretario Fp Cgil Lombardia -. Va ricordato che questa campagna di sensibilizzazione è un ponte per traghettare alla risposta del Tar, il prossimo 15 novembre, rispetto alla strada referendaria che il centrodestra al governo della Lombardia ha bloccato quando ci chiamavamo Comitato Promotore del Referendum per la Sanità Pubblica. Uno stop che, appunto, valuteranno i giudici se confermare e in ogni caso, come sindacato, come categoria, lotteremo sempre per affermare l’accesso a una sanità pubblica universale e il valore della cura per le persone che è anche legato alle condizioni e ai diritti delle lavoratrici e lavoratori loro dedicate”.