2 Jul 2024
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Comune di Milano / Sciopero unitario di ente il 19 luglio

Giovanni Molisse (Fp Cgil): “Lo sciopero è uno strumento democratico e in quanto tale lo agiamo chiedendo rispetto concreto”

27 giu. 2024 – Era nell’aria un certo sapore di sale. Ma non di mare, al Comune di Milano, bensì di malcontento generale. E così, le varie problematiche e rivendicazioni sono state messe insieme da Cgil, Cisl, Uil e Csa e dalla Rsu che hanno proclamato per venerdì 19 luglio, lo sciopero generale di ente per l’intera giornata.

Il motto che usate è “Adesso Basta”, perché?

“Vogliamo rafforzare la qualità dei servizi pubblici offerti alla popolazione e quindi vanno migliorate le anche le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori che li fanno funzionare attraverso le assunzioni necessarie a distribuire in modo funzionale e motivante (sì, perché anche l’orgoglio pubblico fa la sua parte!) i carichi di lavoro, e dunque con il benessere organizzativo, ma anche attraverso il diritto al pasto dignitoso, riconoscendo i ticket cumulativi, e progressioni verticale per tutte e tutti” -, risponde Giovanni Molisse, segretario della Fp Cgil Milano -. Unitariamente abbiamo aperto diversi stati di agitazione sulle varie materie e adesso li riuniamo in un’unica protesta andando alla forma più alta del conflitto. Lo sciopero è uno strumento democratico e in quanto tale lo agiamo chiedendo rispetto concreto”.

Uno sciopero che segue quello di otto mesi fa.

“Il 17 novembre 2023, dopo tanti anni, le lavoratrici e i lavoratori comunali hanno aderito in gran numero allo sciopero e alla manifestazione in Piazza della Scala, col risultato di farci poi arrivare, in fase negoziale, a un contratto decentrato integrativo che ha sancito, nero su bianco, nel triennio 2023-2026, una progressione orizzontale per tutto il personale dipendente, un premio di produzione più alto e l’erogazione di varie indennità previste dal contratto nazionale – considera Molisse –. Lo sciopero del prossimo 19 luglio guarda a quei nodi da noi già segnalati l’anno scorso e che l’Amministrazione sta trascinando senza sciogliere. Da quel giorno sospenderemo ogni incontro sindacale con l’ente, fino a quando le nostre istanze non avranno esiti positivi”.

Ricapitoliamole.

“Quelle principali le ho citate poco fa e ora le declino meglio. La prima, la politica occupazionale è fondamentale e strategica per la tenuta dei servizi pubblici. L’Amministrazione ha già presentato tre piani che né le organizzazioni sindacali né la Rsu hanno firmato, visto che i dipendenti sono in caduta verticale, con il minimo storico delle 13.272 lavoratrici e lavoratori a chiusura del 2023. Le assunzioni sono fatte con il contagocce, pure otturato, a discapito degli accordi siglati negli scorsi anni; chi va in pensione non viene sostituito e inoltre, come noto, Milano è città cara da vivere, per cui diverse sono le rinunce da parte dei neoassunti. Se questo trend non verrà invertito al più presto, il perimetro pubblico continuerà a restringersi e, al posto delle re-internalizzazioni che chiediamo, proseguiranno invece le esternalizzazioni, con tutte le ricadute che queste comportano -, spiega Molisse -. Ma chiediamo anche la stabilizzazione di tutte le persone che lavorano in stato precario. Anche sul diritto al pasto l’Amministrazione viene meno ai patti – aggiunge -: il nuovo appalto, attivato da 2 mesi, non gira bene, anzi. E ribadiamo di avere ticket cumulabili, partendo dalle lavoratrici e lavoratori con intolleranze alimentari. Infine, sulle progressioni verticali, ordinarie e in deroga, ancora non ci siamo. Sai quanto incide questa spesa in bilancio?”.

No, quanto incide?

“Un quattordicesimo rispetto al costo di un’assunzione! Peraltro la nostra richiesta fa leva su quanto offrono le norme per consentire le progressioni alla più ampia platea possibile ma l’Amministrazione si ritrae in merito, dando, anche qui, un segnale pessimo. Di questo e degli altri temi – prosegue il segretario della Fp Cgil Milano – discuteremo tutte e tutti insieme nella prossima assemblea/presidio, presumibilmente il 15 luglio, giorno in cui si riunirà anche il Consiglio comunale”.

Volantino unitario