La denuncia della segretaria generale Elena Giusti: “Al Montecchi la protesta nazionale, con lo sciopero Aiop programmato per settembre, si intreccia con il cambio di gestione che il primo luglio ha visto l’ingresso del Gruppo Mantova Salus oramai monopolista della sanità privata mantovana. Nel cambio d’appalto, la società Ospedale Montecchi srl, creata per la gestione del presidio ospedaliero suzzarese, ha rifiutato l’assunzione dei 39 addetti ai servizi ausiliari”
8 lug. 2024 – “Le bandiere di CGIL CISL UIL erano esposte all’ospedale Montecchi di Suzzara in ragione dello stato di agitazione nazionale e in vista dello sciopero proclamato per settembre contro il mancato rinnovo del contratto AIOP. È utile ricordare che Nicchio senior prima e Nicchio junior ora [rispettivamente Guerrino e Michele – ndr] sono rappresentati di primo piano delle parti datoriali AIOP”. Elena Giusti, segretaria generale della Fp Cgil Mantova, con queste parole denuncia come fatto gravissimo lo spostamento delle bandiere sindacali dall’ingresso dell’ospedale suzzarese a oltre i suoi cancelli.
Ma c’è anche di più, visto che al Montecchi la protesta nazionale si intreccia con la sperimentazione pubblico-privato e il cambio di gestione, dal primo luglio, con il passaggio dal Gruppo Kos al Gruppo Mantova Salus, “oramai monopolista della sanità privata mantovana – evidenzia la dirigente sindacale -. Nel cambio d’appalto, la società Ospedale Montecchi srl, creata per la gestione del presidio ospedaliero suzzarese, ha rifiutato l’assunzione dei 39 addetti ai servizi ausiliari. Come CGIL abbiamo espresso ferma contrarietà a questa scelta padronale, avvenuta in spregio alla responsabilità sociale dell’azienda, che ha messo in crisi decine di lavoratori e lavoratrici da anni impiegati presso il Montecchi. Nel silenzio totale di ASST e dell’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso, che pure aveva promesso di metterci la faccia sulla tutela occupazionale – attacca Giusti -. Così pare proprio che le bandiere del sindacato avrebbero stonato veramente troppo sullo sfondo dell’allegra e serena inaugurazione di lunedì scorso. Ma le stonature non sono le nostre che faremo sentire la nostra musica”.