9 lug. 2024 – Il presidio unitario delle lavoratrici e i lavoratori del Tribunale e della Procura di Bergamo, in occasione delle due ore di sciopero, raccontato con le immagini
Le foto
Tribunale e Procura di Bergamo / Due ore di sciopero il 9 luglio
Previsto un presidio, davanti al Tribunale, dalle ore 10 alle 12. Chiummo (Fp Cgil): “Gli accordi siglati contano, la contrattazione ha le sue regole. E le problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori vanno risolte. Anche qui, è sempre una questione di rispetto”
3 lug. 2024 – Sciopero di due ore, martedì 9 luglio, delle lavoratrici e dei lavoratori dei ruoli amministrativi del Tribunale e della Procura di Bergamo. Con presidio unitario davanti al Tribunale, dalle ore 10 alle 12.
“Lo sciopero è necessario, visto che le nostre rivendicazioni sono rimaste inevase, mentre continua lo stato di agitazione. E così torniamo in piazza, con le due ore di astensione dal lavoro, dopo il presidio davanti alla Prefettura dello scorso 8 maggio e l’incontro con la Viceprefetta Marisa Amabile”, racconta Leopoldo Chiummo, segretario della Fp Cgil bergamasca.
Ricordiamo le ragioni del conflitto?
“Vogliamo battere il chiodo sull’intervento unilaterale, a gamba tesa, che ha ridotto la flessibilità oraria siglata con l’accordo del 2017. Contestiamo all’Amministrazione sia il metodo che il merito – risponde il sindacalista -. Permangono inoltre problemi gravi in quanto tali e per la loro cronicità: dalla carenza di personale alle condizioni degli ambienti di lavoro, poco sicuri e poco salubri. Se poi ci aggiungiamo, ad esempio, le udienze che durano oltre l’orario di lavoro, i salari accessori pallidi e pagati pure dopo anni, buoni pasto che non fanno mangiare (non accettati dagli esercizi e con un valore economico da aggiornare), la formazione che manca nonostante le varie riforme, il quadro è desolante”, sottolinea Chiummo.
Avevate incontrato, in Prefettura, un esponente del Ministero della Giustizia nei mesi scorsi.
“Sì, lo avevamo chiesto e ottenuto unitariamente e con la Rsu. Ma le risposte sono state insoddisfacenti, tese, in sostanza, a prendere tempo”.
Cioè?
“Finora la nostra richiesta di sapere se l’accordo del 2017 è legittimo o meno non è stata esaudita. A quell’incontro ci era stato prospettato un interpello in merito. C’è stato? – replica Chiummo -. Avevamo pure avanzato l’istanza di sospendere quell’atto unilaterale fino all’esito dell’interpello ma dai vertici del Tribunale la chiusura è stata netta e ci è stato viceversa chiesto di raffreddare gli animi, come se le regole della contrattazione non contassero! Gli accordi siglati contano eccome! – attacca il segretario della Fp Cgil Bergamo -. Ribadisco, questo sciopero è una rivendicazione di rispetto e porteremo avanti con determinazione questa nostra lotta”.