24 Nov 2024
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Cooperative sociali / “Per una Milano solidale e inclusiva”

presidio con bandiere

Guarneri (Fp Cgil): “Con il rinnovo contrattuale della cooperazione sociale ci sono state evoluzioni importanti sul piano dei salari, della valorizzazione professionale e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che erogano servizi di cura (ampiamente intesi) e a partire dalle persone più fragili. Ma se, a Milano, non si adeguano rette e tariffe dei servizi alla persona le cooperative sociali rischiano il ko”

22 lug. 2024 – Si è tenuto questo pomeriggio davanti a Palazzo Marino il presidio dei sindacati confederali di categoria milanesi insieme alle Centrali Cooperative e al Forum Terzo Settore di Milano.

“Con il rinnovo contrattuale della cooperazione sociale, lo scorso gennaio, ci sono state evoluzioni importanti sul piano dei salari, della valorizzazione professionale e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che erogano servizi di cura (ampiamente intesi) e a partire dalle persone più fragili. Ma se, a Milano, non si adeguano rette e tariffe dei servizi alla persona le cooperative sociali rischiano il ko – spiega Elisabetta Guarneri che per la Fp Cgil meneghina segue il settore -. Da qui la scelta di fare un presidio unitario e con Confcooperative, Legacoop, Agci Lombardia e il Forum Terzo Settore, nel giorno in cui si riunisce il Consiglio Comunale, per rimarcare le nostre richieste.

Oltre a rette e tariffe, ce ne sono altre?

“Al Comune di Milano chiediamo risorse dell’assestamento di bilancio per aumentare i servizi di welfare; equità e redistribuzione della ricchezza nella fiscalità municipale per destinare i fondi al benessere e alla dignità delle cittadine e dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori – risponde Guarneri -. Chiediamo, in sostanza, di avere una città che sa fare della solidarietà e dell’inclusione sua forza e suoi valori. Milano non lasci indietro nessuno! – esclama -. E dobbiamo essere tutti impegnati – aggiunge – nella lotta perché Governo e Regione si assumano la loro responsabilità per riconoscere gli adeguati stanziamenti a garanzia di questi servizi”.