Fp Cgil Lombardia: “Questi rallentamenti sono un danno grave. Questo non fa bene all’immagine dei Centri per l’Impiego come servizio pubblico. Perché Regione non interviene?”, dice il coordinatore regionale Lenzi. “Regione non risponde alle segnalazioni di disservizi nei sistemi informatici: così si demotivano le lavoratrici e i lavoratori e si danneggia l’utenza”, considera il segretario regionale Pusceddu
24 lug. 2024 – “In questi giorni il sistema informatico va ancora a singhiozzo, quando si ha fortuna. Io due giorni fa ho dovuto fare decine di accessi consecutivi per fare una sola pratica”. Antonio Lenzi è coordinatore Cpi per la Fp Cgil Lombardia e lavora presso il Centro per l’impiego di Gallarate.
Insieme al segretario regionale della categoria, Dino Pusceddu, con una nota stampa diffusa il 15 luglio, aveva denunciato le difficoltà a lavorare sul SIUL, il sistema informatico integrato per l’accesso ai servizi delle politiche del lavoro, quando è in fase di aggiornamento.
“Questa volta si è stabilito un nuovo record. Regione Lombardia aveva programmato la migrazione del SIUL verso ambienti cloud dalle ore 20 di giovedì 4 luglio alle ore 14 di martedì 9 luglio ma la piattaforma, in particolare la sezione SAP (scheda anagrafico professionale) usata dai Centri per l’Impiego per la gestione dell’utenza, il 12 luglio era ancora fuori uso”, dichiaravano i due sindacalisti.
E mentre i giorni scorrono, la situazione non è migliorata e si superano record su record.
Cosa comportano questi disservizi?
“Ad esempio, l’altro giorno per arrivare a un patto di servizio ci sono voluti 6 operatori con 6 pc diversi. Con tutto quello che c’è da fare, questi rallentamenti sono un danno grave, per chi lavora e per l’utenza che ha bisogno di risposte in tempi utili – risponde Lenzi -. Questo non fa bene all’immagine dei Centri per l’Impiego come servizio pubblico e per noi operatori e operatrici non è gratificante sapere che, nonostante l’impegno e gli obiettivi che di continuo ci vengono calati dall’alto – vedi quelli legati al progetto Garanzia Occupabilità Lavoratori (Gol) – Regione Lombardia non ci metta nelle condizioni quantomeno più funzionali per svolgere in modo adeguato questo mestiere. Perché la faccia, davanti alle cittadine e ai cittadini, la mettiamo noi, insieme alla nostra competenza, l’ascolto, le risposte ai bisogni. Noi lavoriamo programmando gli appuntamenti e Regione, piuttosto che informarci per tempo di un disservizio, preferisce che la piattaforma vada a singhiozzo. Così viviamo ogni giorno nella speranza che il tutto si risolva rimanendo, però, quotidianamente delusi e costringendo l’utenza a tornare in un secondo momento. È desolante”.
Altri esempi?
“Gli intoppi informatici sono un po’ in tutta la regione, da Varese a Brescia, da Crema a Lecco, per citare alcuni casi, e dai Cpi ci raccontano che dei malfunzionamenti si sa non con una tempestiva segnalazione ma solo a procedure concluse, quando è il momento di caricarle sul Siul oppure pensando che siano state salvate dal sistema e invece così non è – racconta Lenzi -. Anche l’agenda ha difetti e così gli appuntamenti vengono necessariamente non solo presi fuori dal sistema predisposto da Regione ma anche rinviati due o tre volte. E spesso l’utente viene a saperlo solo quando si presenta ai Centri per l’Impiego. Per non dire di quante pratiche vengono registrate a mano per poi essere successivamente caricato via pc. Succede anche – aggiunge – che le persone non riescano a ricevere quanto spetta per il supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) o l’assegno di inclusione (Adi). Tutto questo genera malcontento tra le cittadine e i cittadini e una grande frustrazione nel personale – sottolinea il coordinatore regionale -. Le operatrici e gli operatori si demotivano e quando sentono parlare di obiettivi Gol hanno reazioni facilmente immaginabili”.
Cosa dovrebbe fare Regione Lombardia?
“Se Regione crede in questo servizio lo deve salvaguardare. Se la manutenzione necessitava di maggior tempo meglio avvisare che il sistema è in aggiornamento piuttosto che vivere alla giornata senza alcun tipo di programmazione. Siccome, poi, i disservizi non sono una novità, e come Fp Cgil li abbiamo sempre segnalati, Regione dovrebbe prevedere delle procedure da attivare in casi di emergenza”, replica Lenzi.
Per la Fp Cgil Lombardia c’è dunque bisogno di “un confronto largo” con Regione su questa problematica ma anche “sui tanti temi delle politiche attive del lavoro per porre rimedio alle tante disomogeneità del settore”.
“Finora Regione Lombardia non ha dato alcun riscontro sulle problematiche segnalate – attacca Pusceddu –, da Regione non arrivano risposte ma continui disservizi che si scaricano sul personale delle Province e infine sull’utenza”.