24 Aug 2024
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Dipendenti pubblici, il contrasto tra governo e Fp Cgil per i rinnovi contrattuali

Pubblici, la beffa del rinnovo contrattuale

I contratti sono scaduti, per il 2022-24 i soldi il governo non li mette. Poche risorse per gli aumenti, nulla per le assunzioni. Se non mobilitazione cosa?

“Esiste un numero che spiega il contrasto tra governo e Fp Cgil: riguarda la soglia di aumento previsto dall’Aran (agenzia governativa che si occupa della contrattazione per i dipendenti pubblici) per gli aumenti previsti per i rinnovi contrattuali dei lavoratori e delle lavoratrici pubblici. È 5,78%, peccato che questo incremento ipotizzato per i rinnovi del triennio 2022-24 non solo sia più basso dell’incremento previsto nel triennio precedenti, ma è assai lontano dal mero aumento del costo della vita, cui corrisponde la diminuzione del potere di acquisto delle buste paga, causato dall’inflazione galoppante.
Ecco, se solo si volesse recuperare il potere di acquisto precedente senza ipotizzare aumenti, l’incremento dovrebbe essere del 17%. Davvero una bella differenza”.

-> Su Collettiva.it l’articolo integrale a firma Roberta Lisi che fa il punto sullo stato delle trattative, settore per settore. Clicca qui: >>>>

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-> L’intervento di Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil Nazionale: “Zangrillo nel Paese della Pa delle meraviglie. Il ministro della Pubblica amministrazione parla come se il dicastero non fosse il suo. Formazione, valorizzazione professionale, retribuzioni: i fallimenti”. Clicca qui: >>>