In Lombardia lo sciopero sarà accompagnato da un presidio unitario sotto la sede regionale di Uneba, a Milano, dalle ore 10 alle 13. Negri (Fp Cgil): “Basta con proposte irricevibili e irrispettose! Vogliamo un rinnovo decente: il contratto è un diritto e deve essere uno strumento per migliorare e rendere più forti retribuzioni e diritti”
4 sett. 2024 – Il giorno dello sciopero nazionale del personale con contratto Uneba, lunedì 16 settembre, si avvicina e l’attenzione delle lavoratrici e dei lavoratori interessati, oltre 35mila nel Paese, è forte.
“In Lombardia accompagneremo lo sciopero con un presidio unitario proprio sotto la sede regionale di Uneba, a Milano in via Pattari 6, dalle ore 10 alle 13 – spiega Sabrina Negri, segretaria della Fp Cgil Lombardia –. Nella nostra regione applicano il contratto Uneba 450 enti di assistenza”.
Ricordiamo la proposta della parte datoriale?
“Un indecoroso incremento netto medio di circa 35 euro mensili (50 euro lordi, peraltro vincolati agli stanziamenti pubblici), quando le lavoratrici e i lavoratori hanno già paghe molto basse, a differenza del livello delle loro prestazioni, erogate nel socio sanitario assistenziale, in prevalenza nelle Rsa, nei centri diurni e per disabili, ma anche, ad esempio, in associazioni che si occupano di migranti, di minori non accompagnati e umanitarie in senso ampio, a realtà del volontariato assistenziale – risponde Negri -. C’è molto cuore in queste lavoratrici e lavoratori, molto spirito di dedizione e cura verso le persone, a partire da quelle più fragili. Ma evidentemente questo loro cuore e lavoro sono dati per scontati, quando non misconosciuti, da chi dovrebbe riconoscerli e valorizzarli. E dunque ora rabbia e sdegno fanno il paio con una grande voglia di riscatto”.
Quali sono le mansioni del personale Uneba?
“Si va dal personale di fatica e di vigilanza a chi esercita funzioni direttive, passando da centralinisti e autisti, operatrici e operatori di assistenza generici o per persone non autosufficienti, Oss, infermieri, capocuochi, educatori professionali, terapisti della riabilitazione, terapisti occupazionali, impiegati, assistenti sociali, medici, pedagogisti, psicologi. È un mondo ampio di professionalità e mestieri”.
Quindi le premesse per la riuscita dello sciopero ci sono tutte?
“Nel nostro territorio si è fatto un pressing costante e capillare, imbandierando le sedi, facendo tante assemblee con le lavoratrici e lavoratori da cui, ripeto, emerge un grande interesse e coinvolgimento. Per via delle carenze di organici, in tante strutture, essendoci il rispetto dei servizi minimi da garantire, il personale sarà precettato ma renderà visibile con spille e adesivi la sua adesione allo sciopero, articolato per l’intera giornata – dice Negri -. Il contratto nazionale è scaduto da 4 anni a differenza di una dignità professionale e umana che, nonostante la stanchezza per condizioni di lavoro usuranti, tiene e alza la voce. Basta con proposte irricevibili e irrispettose! Vogliamo un rinnovo decente: il contratto è un diritto e deve essere uno strumento per migliorare e rendere più forti retribuzioni e diritti”.
LOCANDINA PRESIDIO LOMBARDIA_SCIOPERO UNEBA 16.09.24