16 Sep 2024
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Aiop e Aris / In sciopero il 23 settembre per il rinnovo contrattuale in Sanità Privata, e un nuovo contratto unico per le Rsa e i Cdr

Tramparulo e Negri (Fp Cgil Lombardia): “A Milano saremo in manifestazione regionale unitaria sotto la Regione dalle ore 10 alle 13”

Volantino SCIOPERO SAN PRIVATA 230924_ PRESIDIO LOMBARDIA

13 sett. 2024 – La mobilitazione per protestare contro Aiop e Aris che non rinnovano il contratto delle lavoratrici e lavoratori della Sanità Privata e bloccano la costruzione di un nuovo e unico ccnl per le Rsa e i Centri di riabilitazione va avanti dallo scorso maggio, quando a livello nazionale è stato proclamato lo sciopero nazionale unitario per settembre.

“Le persone coinvolte sono circa 200mila (sulle 146mila con contratto Aiop Aris Sanità Privata, sulle 18mila con contratto Aris Rsa-Cdr e sulle 16mila con quello Aiop Rsa-Cdr). Da mesi si stanno tenendo assemblee e iniziative, anche nei territori lombardi, oltre all’attivo regionale organizzato con Cisl e Uil l’11 luglio. Per rendere più visibile il dissenso rispetto alle posizioni irrispettose delle parti datoriali si mettono bandiere a pungolare le diverse strutture ed è prezioso il lavoro di delegate e delegati per sensibilizzare le persone che usufruiscono di questi servizi di assistenza e cura: è bene che si sappiano le difficili condizioni in cui versano le lavoratrici e i lavoratori, il trattamento loro riservato da chi dovrebbe riconoscere la loro professionalità e gratificarla. Così la rabbia è tanta ma, ancora di più, la consapevolezza di esercitare un lavoro importante, che va pagato rafforzando potere d’acquisto e diritti”, dichiarano per la Fp Cgil Lombardia Lello Tramparulo, segretario con delega alla Sanità Privata, e Sabrina Negri, segreteria con delega al Socio Sanitario Assistenziale.

Lo sciopero è indetto per lunedì 23 settembre.

“Sì, per l’intera giornata o turno di lavoro, e noi terremo una manifestazione regionale a Milano sotto Palazzo Lombardia, dalle ore 10 alle 13. Avremo numeri contingentati ma vogliamo dare un segnale ben preciso anche al governo lombardo che consente al privato di agire senza vincoli pur prendendo risorse pubbliche. È scorretto e ingiusto, almeno due volte! La prima perché si usano i soldi delle cittadine e dei cittadini, la seconda perché si specula sulla pelle e sul senso di dedizione delle lavoratrici e dei lavoratori – affermano i due sindacalisti -. Non rinnovare i contratti nei dovuti tempi e modi, con adeguati incrementi economici che aiutino a stare al passo dei costi del vivere, con una migliore organizzazione e condizioni di lavoro (attualmente sempre più dure per la carenza di personale), e così dando merito e valore, e rinnovata motivazione, a queste persone che si dedicano ad altre persone, oltre che vergognoso è pure miope: i servizi non si terranno in piedi da soli e a forza di tirare la corda, a forza di operatrici e operatori che fuggono in cerca di prospettive decorose, il tema si porrà. Con danno anche per le cittadine e i cittadini. Teniamo ben presente – aggiungono – che in Lombardia il privato profit, con i suoi mega gruppi aziendali, ha in pugno il 40% della sanità – peraltro equiparata alla pubblica a colpi di riforme -, e il pressoché monopolio del socio sanitario e della riabilitazione”.

Ricordiamo le ragioni dello sciopero della Sanità Privata?

“L’ultimo contratto nazionale è stato rinnovato nel 2020 dopo un blocco di 14 anni. Non intendiamo far ripetere una simile indecenza. Aiop e Aris hanno impaludato le trattative lo scorso marzo volendo le rassicurazioni istituzionali sulla copertura dei costi contrattuali! In sostanza, quando si tratta di rinnovare il contratto delle lavoratrici e lavoratori, dimenticano di rappresentare datori di lavoro privati cui spetta il rischio d’impresa. Intollerabile”, risponde Tramparulo.

Cos’è successo dopo gli accordi ponte Aris e Aiop Rsa-Cdr?

Nei fatti nulla – sottolinea Catello Tramparulo -. L’impegno era quello di riallineare i tabellari dei due contratti collettivi nazionali (entrambi non sottoscritti dalla Fp Cgil) per costruire un nuovo ccnl. Purtroppo le parti datoriali, subito dopo la stipula degli accordi ponte, hanno posto la pregiudiziale delle risorse e sottolineato che, in assenza di un chiaro stanziamento governativo, la trattativa non poteva proseguire. Di fatto, chiudendo così il tavolo che si era appena riaperto”.

Il nuovo contratto Aiop e Aris Rsa-Cdr aiuterebbe anche il settore socio sanitario assistenziale?

“Va premesso che nel socio sanitario assistenziale ci sono decine di contratti diversi, con diritti e tutele a bassa gradazione e dunque sempre ad alta tentazione per i datori di lavoro – avverte Sabrina Negri -. È dunque strategico, per i diritti e la salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori, arrivare ad un unico contratto Aiop e Aris per le Rsa e la riabilitazione.

Rinnovare al più presto, allora!

“Al più presto e bene – evidenziano Tramparulo e Negri -. Aiop e Aris dovranno capire che, sia per la Sanità Privata sia per le Rsa e i Cdr, il contratto è un diritto non un privilegio. Un diritto risponde a condizioni concrete e sono quelle che vogliamo migliorare, a partire dagli stipendi e dalle leve per il benessere di chi manda avanti servizi per la collettività”.

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