50 anni, lavora alla Gelsia Ambiente di Desio. “Anche il lavoro amministrativo è fondamentale. È importante continuare a portare avanti le richieste coinvolgendo anche gli operatori e le operatrici, che svolgono un lavoro molto impegnativo”, afferma la lavoratrice
8 ott. 2024 – Anna Di Leo, 50 anni, lavora dal 2009 come amministrativa alla Gelsia Ambiente di Desio, impresa dei servizi ambientali del gruppo A2A.
“Prima mi occupavo della registrazione dei formulari, documenti per accedere alle piattaforme e per chi fa servizio sul territorio; attualmente mi occupo di gestire parte degli ordini, delle fatture”, racconta la delegata della Fp Cgil Monza e Brianza.
Nell’azienda, le lavoratrici e i lavoratori del ruolo amministrativo sono una trentina, mentre gli operatori e le operatrici della raccolta sono circa 300.
“Ho scelto di impegnarmi sindacalmente perché spesso il ruolo amministrativo non viene valorizzato abbastanza, eppure anche noi abbiamo i nostri diritti, i nostri problemi e un’esperienza diversa da quella degli operatori sul campo. Quindi ho deciso di farmi portavoce delle colleghe e dei colleghi che, come me, lavorano in ufficio. Agli incontri di trattativa, tante problematiche che espongo sono in favore degli operatori e delle operatrici. Contribuisco anch’io a evidenziare ciò che manca e cosa andrebbe migliorato, per tutto il personale. L’azienda si compone sia della parte amministrativa che, naturalmente, di quella operativa, e tutti abbiamo lo stesso contratto nazionale – rimarca -. Anche noi siamo parte integrante del sistema, e il nostro lavoro contribuisce a farlo funzionare”.
Cioè?
“Ad esempio, un camion non potrebbe uscire a fare la raccolta senza il formulario per andare agli impianti di smaltimento. Ancora, siamo noi che fatturiamo ai comuni. La figura dell’amministrativo serve. Non è semplice essere una rappresentante sindacale, soprattutto in un ambiente prevalentemente maschile, ma è sicuramente una sfida stimolante”, risponde Di Leo.
Esempi, per la parte amministrativa?
“Una criticità che è stata risolta è la carenza di personale, o meglio c’erano 7-8 lavoratrici ma erano precarie, operando sotto agenzie. Ora sono state tutte assunte in pianta stabile e per questo risultato abbiamo fatto la nostra parte – dice Di Leo -. Attualmente abbiamo firmato l’accordo per lo smart working, che andrà in scadenza a fine gennaio e che stiamo monitorando con attenzione. Nel prossimo accordo ho chiesto di fare passare lo smart working da 2 giorni alla settimana a 3 giorni alla settimana. Un’altra rivendicazione fatta come Fp Cgil è la flessibilità oraria all’entrata e in pausa pranzo, visto che ci sono mamme e papà che devono portare a scuola e all’asilo i propri figli e hanno sempre il fiato tirato”.
Quindi il 3 e 4 dicembre ti candidi alle elezioni Rsu?
“Sì. In passato, non avevamo voce come amministrativi e non eravamo a conoscenza di ciò che accadeva ai tavoli di trattiva o durante le riunioni. Ora, invece, le informazioni e gli aggiornamenti circolano e anche noi veniamo ascoltati e riconosciuti. Mi sono candidata proprio per far capire quanto sia importante il ruolo amministrativo – ribadisce -. E credo che dobbiamo portare avanti uniti, insieme anche agli operatori e alle operatrici, che fanno un lavoro usurante, le nostre istanze per migliorare le condizioni di lavoro e, con esse, i servizi erogati. La Cgil è l’organizzazione migliore per farlo, per la sua storia, il suo coraggio e la sua determinazione, con cui sono entrata in empatia”.