19 Nov 2024
HomeIn evidenzaRsu Igiene ambientale / Alice Barbin, impegno e motivazione per un lavoro più sicuro e inclusivo

Rsu Igiene ambientale / Alice Barbin, impegno e motivazione per un lavoro più sicuro e inclusivo

alice barbin

Tra sicurezza, diritti e valorizzazione del ruolo femminile, la giovane candidata della Fp Cgil punta a migliorare le condizioni nell’impianto di A2A Ambiente a Cascina Maggiore

15 nov. 2024 – Alice Barbin, 29 anni, madre di un bambino di 8, lavora da un anno (il prossimo dicembre) come impiegata tecnica in un impianto di A2A Ambiente a Cascina Maggiore, Giussago. L’impianto pavese è un centro integrato per il trattamento dei rifiuti e la produzione di biometano.

La giovane vita della lavoratrice è percorsa da un impegno costante: si è laureata in Scienze Naturali, lavorando per mantenersi agli studi e crescendo suo figlio.

“Sono sempre stata molto motivata – racconta di sé -. Ho fatto la barista, la cameriera, le pulizie. Ho lavorato nel settore commerciale di un’azienda farmaceutica. È stato difficile, ma se sei motivata riesci a fare un po’ tutto”.

In cosa consiste il tuo lavoro?

“Opero nella struttura dei servizi generali, che si occupa di molteplici aspetti del funzionamento dell’impianto. Quindi non sto solo in ufficio ma anche fuori. Il mio lavoro mi piace tantissimo! La mia principale responsabilità riguarda la sicurezza, in particolare devo censire le persone presenti nel centro, che significa dipendenti, fornitori e visitatori. Questo compito è particolarmente importante poiché il nostro è uno ‘stabilimento Seveso’, presenta un alto rischio di incidenti a causa della presenza di sostanze pericolose – sottolinea, riferendosi alla normativa europea, la Direttiva Seveso, appunto, che ha lo scopo di prevenire e controllare i rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali -. Ma noi dei servizi generali ci occupiamo anche di risolvere problemi pratici, come guasti, malfunzionamenti e richieste di vestiario specifico da parte dei lavoratori”.

Quali sono le criticità?

“Negli uffici stiamo bene, i problemi sono per chi lavora sugli impianti. Manca, ad esempio, la mensa, i lavoratori sono costretti a consumare i pasti nei box, che non sono luoghi idonei e potenzialmente contaminati dalle sostanze presenti nell’impianto. Pur con le attenzioni prestate, questo pone un tema sia per la sicurezza che per l’igiene. Credo che in un centro grande come il nostro, con una superficie veramente enorme, sarebbe sicuramente una miglioria avere un vero e proprio edificio dove si può mangiare in sicurezza. L’ampliamento delle aree di ristoro per chi si trova sugli impianti è comunque un tema già in progetto e voglio impegnarmi per una sua pronta realizzazione – anticipa subito, vista la sua decisione di candidarsi con la Fp Cgil alle elezioni Rsu del 3 e 4 dicembre prossimi -. Un altro tema che sento da quando sono qui è quello dei turni pesanti ma pare che l’assunzione di tre nuovi operatori abbia appianato il problema”.

In un ambiente di lavoro prevalentemente maschile, hai incontrato difficoltà?

“All’inizio ero preoccupata. Ad esempio, come impiegate tecniche siamo solo in due. Ma non ho avuto problemi con i colleghi, anche se mi piacerebbe che ci fosse una maggiore presenza femminile negli impianti, è un peccato che non ci siano donne in questi ruoli”, rileva.

Dunque, ti candidi per rappresentare le colleghe e colleghi alle Rsu, con la Fp Cgil.

“Sì, è la prima volta che mi approccio a questo mondo. Ho trovato nella Fp Cgil un’organizzazione radicata, che si impegna attivamente a risolvere i problemi. Il mio collega Alessandro, rappresentante sindacale uscente, mi ha trasmesso fiducia, mostrandomi come sia possibile ottenere risultati concreti per il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, partendo dalla contrattazione e il dialogo con l’azienda. Questa capacità di trasformare le esigenze di chi lavora in soluzioni reali mi ha motivata a candidarmi. Voglio ascoltare e rappresentare la voce di chi lavora, dimostrando che, insieme, possiamo costruire un ambiente di lavoro sereno, collaborativo e stimolante, in cui la salute, la sicurezza, il benessere di tutti siano una priorità”.