La previdenza complementare al centro del dibattito dell’assemblea Fp Cgil Brescia con le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica ma lo sciopero generale del 29 novembre diventa l’appello principale per il cambiamento necessario
19 nov. 2024 – L’assemblea della Fp Cgil Brescia, tenutasi lunedì 18 novembre presso la sala Venturini della Ats e da remoto, ha avuto come focus principale la previdenza complementare e il Fondo Perseo Sirio, ma è stata anche l’occasione per ribadire con forza l’invito a partecipare allo sciopero generale del 29 novembre, proclamato da Cgil e Uil.
L’appello alla mobilitazione è stato lanciato da diversi esponenti sindacali, tra cui Lello Tramparulo, segretario Fp Cgil Lombardia, che dopo aver riassunto le difficili trattative per il rinnovo contrattuale della sanità pubblica e rimarcato come stia crescendo il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori, costretti a condizioni di lavoro estenuanti e con uno scarso riconoscimento del proprio lavoro, ha esortato di partecipare in modo massiccio allo sciopero.
E sulla stessa linea, Fulvio Frattini, coordinatore regionale e nazionale Fp Cgil della dirigenza delle Funzioni locali e Pta, e la segretaria Fp Cgil Brescia Nadia Lazzaroni, che ha detto: “Non è più tempo di delegare, è tempo di partecipare”.
Il futuro previdenziale delle lavoratrici e dei lavoratori, in particolare quelli del pubblico impiego, è dipinto come incerto e a rischio. Le continue riforme al sistema previdenziale, spesso introdotte in modo silente nelle leggi di bilancio, stanno erodendo i diritti e riducendo gli importi pensionistici futuri, stimati tra il 50% e il 60% rispetto all’ultimo stipendio.
Per questo, come spiegato da Jessica Schivardi, dell’Inca Cgil Brescia, e Corrado Sciamanna, che per la Fp Cgil Lombardia segue il Fondo Perseo Sirio, la previdenza complementare assume un ruolo fondamentale per garantire un futuro sereno dal punto di vista economico.
Per i dipendenti pubblici, e quindi per le lavoratrici e i lavoratori della sanità, Perseo Sirio è una scelta strategica, un fondo sicuro, snello nei costi e vantaggioso nei rendimenti e l’invito di Schivardi e Sciamanna è quello di informarsi, attraverso l’Inca, la Fp Cgil, e il sito stesso del fondo, per aderirvi a propria tutela.
Ma il problema principale restano le politiche sbagliate del governo. Lo sciopero del 29 novembre diventa quindi un’occasione per rivendicare un complessivo cambio di rotta e un sistema previdenziale più equo e sostenibile, per difendere il futuro delle lavoratrici, dei lavoratori e della collettività.