37 anni, lavora da mono-operatore per Aprica A2A a Rovato. “Voglio garantire i diritti, che non sono privilegi, e la salute e sicurezza di tutti i lavoratori, italiani e stranieri”
21 nov. 2024 – Hassane Thiaw ha 37 anni, è senegalese e nel 2004 ha deciso, con il fratello, di ricongiungersi al papà, da anni in Italia, nel bresciano.
Ha iniziato a lavorare con lui in una falegnameria, per poi entrare nel 2006 nell’azienda dell’igiene ambientale Cogeme. Vi ha lavorato per tre anni da interinale e nel 2009 è stato assunto in pianta stabile.
In seguito a passaggi aziendali, i suoi datori di lavoro sono diventati prima Linea Gestione e poi, dal 2023, Aprica A2A, per la quale lavora a Rovato.
Di cosa ti occupi?
“Faccio la raccolta porta a porta, sono mono operatore, lavoro sempre da solo”, risponde.
Ci sono altri lavoratori stranieri in azienda?
“Sì, noi siamo circa una decina, su 90 dipendenti circa complessivi”.
Quali sono i problemi che incontri sul lavoro?
“Il problema principale è l’organizzazione. Non c’è una giusta distribuzione dei carichi di lavoro, con la turnazione pesante assegnata sempre agli stessi lavoratori. Le richieste di avere un alleggerimento del carico vengono prese come inutili lamentele e ignorate, il tutto genera malessere e conflitti. Inoltre la programmazione è carente, infatti i turni di lavoro vengono comunicati anche all’ultimo momento, costringendo noi operatori a studiare di fretta i percorsi della cartina e così perdiamo tempo rischiando non solo di ultimare il servizio da erogare ma di avere anche una lettera di richiamo da parte dell’azienda”.
Sei candidato alle elezioni Rsu dell’igiene ambientale del 3 e 4 dicembre. Perché hai scelto la Fp Cgil?
“Ho la tessera da tanti anni ma è la prima volta che mi candido. Ho scelto la Cgil perché la ritengo un’organizzazione sindacale, affidabile e che difende i lavoratori. Io stesso sono sempre stato aiutato quando ho avuto problemi”.
Cosa ti proponi di fare se verrai eletto?
“Mi candido perché voglio cambiare le condizioni di lavoro, voglio migliorare l’organizzazione del lavoro e renderla più equilibrata e giusta, in un ambiente più sereno. Voglio garantire i diritti, che non sono privilegi, e la salute e sicurezza di tutti i lavoratori, italiani e stranieri. Tutti i lavoratori vanno rispettati, siamo persone. E il lavoro deve essere fonte di dignità per tutti”.