11 Dec 2024
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Salute e sicurezza per chi lavora nell’igiene ambientale

operatore igiene ambientale

Luca Filisetti (Fp Cgil Cremona): “Formazione, riconoscimento del rischio di aggressioni e una riorganizzazione del lavoro più tutelante: è ora di agire per chi pulisce ogni giorno le nostre città”

11 dic. 2024 – Non raggiunge i livelli di guardia della sanità, dove le aggressioni sono ormai quasi all’ordine del giorno, ma l’aumento degli attacchi verbali e fisici contro chi lavora nei servizi ambientali è un segnale preoccupante.

A premere un campanello d’allarme è Luca Filisetti, segretario Fp Cgil Cremona, che da quel settore proviene, e che denuncia, soprattutto nell’area cremasca, un crescere delle aggressioni ai danni degli operatori dell’igiene ambientale. L’ultimo recente brutto episodio è toccato, lunedì 9 dicembre, a un dipendente di Aprica che, mentre svolgeva la raccolta rifiuti porta a porta, è finito al pronto soccorso a causa delle violente attenzioni di un cittadino che, pare, non riusciva a passare con la sua auto, poi.

“Finora è il fatto più grave. Questo lavoratore, 60 anni, un esempio di gentilezza e dedizione, è stato brutalmente aggredito durante il suo turno di lavoro. Una situazione intollerabile, che evidenzia quanto sia urgente mettere in campo il più possibile misure di prevenzione e tutela per chi ogni giorno garantisce un servizio essenziale per la comunità”, commenta il sindacalista.

Qual è la situazione delle aggressioni agli operatori dell’igiene ambientale nel territorio?

Per fortuna non siamo ai livelli dei pronto soccorso o degli ospedali, dove le aggressioni sono quotidiane. In particolare nel cremasco, negli ultimi due anni, ci sono stati cinque o sei casi di aggressioni fisiche. Molte altre, sono state evitate grazie alla capacità degli operatori e delle operatrici di gestire la situazione. Ma gli insulti, le minacce, le parole offensive, quelle sono continue. E per qualsiasi motivo: ci accusano di essere in mezzo alla strada, di lasciare un po’ di sporcizia, di non aver raccolto bene i rifiuti… Sono situazioni fastidiose, che possono degenerare se, appunto, non si è capaci di gestirle. E con la stanchezza, il caldo, il freddo, a seconda delle condizioni atmosferiche, non è sempre facile”, risponde Filisetti.

Che tipo di aggressioni sono?

“Purtroppo, oltre a quelle verbali, ci sono anche quelle fisiche. Un anno fa un ragazzo ha dato schiaffi a un collega. Alcuni cercano di investire gli operatori con l’auto, magari solo per spaventarli, ma intanto ti devi buttare a lato della strada. Se provi a chiamare le forze dell’ordine col cellulare, spesso te lo buttano a terra. E le aggressioni avvengono anche nelle piattaforme ecologiche, nei centri di raccolta – aggiunge -. Magari un utente vuole buttare un rifiuto speciale o prendere qualcosa che non dovrebbe, e quando l’operatore o l’operatrice glielo fa notare, inizia a inveire e minacciare. Alcuni hanno mostrato di avere coltelli in tasca”.

Cosa chiedete come Fp Cgil per tutelare l’incolumità dei lavoratori e delle lavoratrici?

“La sicurezza delle operatrici e degli operatori va messa al primo posto. Per questo, innanzitutto, chiediamo che vengano formati per gestire le situazioni di emergenza. Imparare a gestire un alterco verbale, a calmare gli animi, può evitare che la situazione degeneri. Poi, vorremmo che il rischio di aggressione fosse riconosciuto come un fattore di rischio professionale. Il lavoro sulla strada comporta già molti rischi: il traffico, le vie dissestate, le intemperie… A questi si deve aggiungere anche il rischio di aggressioni, che anche se non è frequente, può avere un forte impatto psicologico e fisico. A Crema – prosegue Filisetti – gli operatori lavorano da soli, cioè come mono-operatori. Se fossero in due, questo sarebbe già un deterrente per eventuali aggressori. Un operatore potrebbe chiamare i soccorsi mentre l’altro gestisce la contingenza. Certo, passare al doppio operatore comporterebbe una riorganizzazione importante del lavoro, ma è una questione che va affrontata in modo responsabile, per garantire più sicurezza al personale”.