21 Dec 2024
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Referendum ccnl Funzioni Centrali: il NO della dignità contro salari erosi e lavoro dimenticato

luca dall'asta

Luca Dall’Asta (Fp Cgil Cremona): “La consultazione referendaria diventa lo strumento per rivendicare un contratto giusto e valorizzare il lavoro pubblico”

17 dic. 2024 – La lotta sindacale per un contratto dignitoso nel pubblico impiego non è una questione di numeri, ma di giustizia sociale. Mentre le sirene del governo cantano di ripresa e progresso, la realtà per migliaia di lavoratrici e lavoratori delle Funzioni Centrali è fatta di salari erosi dall’inflazione e condizioni di lavoro sempre più indecorose.

Luca Dall’Asta, segretario generale della Fp Cgil Cremona, non usa mezze misure: “Non possiamo accettare che i dipendenti delle Funzioni Centrali siano trattati come lavoratori e lavoratrici di serie B”.

 

La consultazione referendaria, partita ieri pomeriggio e in corso fino a sabato 21 dicembre (entro le ore 16) su https://www.votofc.org, è uno strumento di democrazia diretta che chiama le lavoratrici e i lavoratori a esprimersi sulla preintesa del contratto nazionale 2022-2024. Un’intesa separata, che Dall’Asta definisce prima un’offesa, con il misero aumento salariale del 6% a fronte di un’inflazione che nel triennio ha toccato il 16,5%. Poi un’ingiustizia, anche rispetto al divario con gli incrementi salariali ottenuti in altri settori del privato.

L’appello del segretario Fp Cgil è chiaro e netto: votare NO. Un NO che non è solo una risposta al governo e alla sua agenzia negoziale, l’Arana, ma una rivendicazione di dignità per una categoria, quella dei dipendenti pubblici, troppo spesso dimenticata e bistrattata. Un NO per un contratto “giusto”, che metta al centro la valorizzazione del lavoro pubblico.

La situazione nel territorio cremonese è un plastico esempio delle criticità che il sindacato denuncia a livello nazionale. “La scarsa attrattività del lavoro pubblico, la cronica carenza di organico, sono tutti elementi che minano la qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese. Il caso del carcere di Cremona, con il suo sovraffollamento e il personale ridotto all’osso, è emblematico di un sistema che si regge a fatica -sottolinea Dall’Asta -. E Il nostro grido d’allarme risuona inascoltato tra le mura del palazzo comunale e della Prefettura, nonostante gli appelli”.

Partecipare al voto diventa un modo per far sentire la propria voce. Un atto di riscatto per un lavoro pubblico che sia il motore della coesione sociale.  La piattaforma online votofc.org è lo strumento per dare forza a questo NO.