14 Jan 2025
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Terzo Settore / Firmata la preintesa Agidae

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Sabrina Negri (Fp Cgil Lombardia): “Questo rinnovo dà più diritti, tutele e sicurezza per chi lavora nel socio-sanitario assistenziale educativo, ed è quindi un punto di partenza importante. Continueremo a batterci per le lavoratrici e i lavoratori”

volantino unitario Agidae13 gen. 2025 – “L’intesa raggiunta con Agidae segna un traguardo significativo per il terzo settore socio-sanitario assistenziale educativo, rafforzando i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori. Il rinnovo pone le basi per un futuro contrattuale più equo e inclusivo, introducendo elementi ad alta valenza sociale anche volti a stimolare la natalità nel nostro Paese.” Così Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sull’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale 2023-2025 Agidae (Associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica) di venerdì 10 gennaio, raggiunta dopo mesi di intense trattative.

Incrementi salariali, nuove tutele e più diritti sono la cornice di questo contratto che coinvolge più di 17mila le lavoratrici e i lavoratori delle realtà socio-sanitarie, assistenziali ed educative afferenti ad Agidae. E proprio alle lavoratrici e ai lavoratori tocca ora esprimersi sul merito dell’intesa, nelle assemblee via via organizzate dai sindacati.

Per saperne di più, abbiamo intervistato Sabrina Negri, segretaria della Fp Cgil Lombardia.

Quali sono i punti di forza di questo rinnovo?
“I miglioramenti sono su più fronti. Sul piano economico, l’aumento salariale è del 10,3% con 175 euro lordi al livello medio C2, oltre a maggiorazioni per il lavoro notturno e festivo. Sono state rafforzate le tutele per la maternità, con un’indennità al 100% durante il periodo di astensione obbligatoria, e introdotto il fondo di previdenza complementare Previfonder. Inoltre, abbiamo migliorato le condizioni per i contratti a termine e part-time, incentivando la stabilizzazione. Altri punti di rilievo sono i nuovi permessi sindacali retribuiti e un sostegno alla formazione professionale ECM (Educazione continua in medicina)”.

Partiamo da aumenti salariali e maggiorazioni.
“L’incremento salariale è di 175 euro lordi, suddiviso in due tranche (100 euro a febbraio 2025 e 75 euro a ottobre) e rappresenta un riconoscimento concreto del valore del lavoro svolto. Anche le maggiorazioni salariali per il lavoro notturno e festivo sono rilevanti: chi lavora nella fascia tra le 22 e le 6 avrà una maggiorazione del 20% della quota oraria, e per le ore notturne festive si arriverà al 40%. Questi aumenti compensano il sacrificio di lavorare in orari complicati”.

Quali sono le novità introdotte per i contratti a termine e il part-time?
“La durata massima dei contratti a termine è stata estesa a 24 mesi, con la possibilità di proroga fino a 36 mesi se almeno il 25% di questi contratti viene trasformato in tempo indeterminato. L’uso combinato di contratti a termine e somministrazione, quelli gestiti da agenzie interinali, è stato limitato al 30%. Per le lavoratrici e i lavoratori a part-time, le ore supplementari saranno retribuite con una maggiorazione del 15%, e il 70% di queste ore sarà integrato stabilmente nel monte orario contrattuale. Tali misure favoriscono una maggiore continuità lavorativa e migliorano la qualità del lavoro”.

Che ruolo ha il nuovo fondo di previdenza complementare?
“Il fondo Previfonder è una novità importante: i datori di lavoro contribuiranno con una quota pari all’1,5% della retribuzione per 13 mensilità, salvo rinuncia scritta. Le lavoratrici e i lavoratori potranno aumentare il contributo, includendo anche il Tfr. Questo strumento offre la possibilità di costruire un futuro previdenziale più solido, tutelando chi opera in un settore spesso penalizzato sul fronte pensionistico”.

In che modo l’accordo valorizza la maternità e il diritto alla formazione?
“L’indennità al 100% per la maternità obbligatoria è un risultato che tutela in modo vero le lavoratrici, incentivando anche la natalità. Per quanto riguarda la formazione, il cofinanziamento del 50% delle ore ECM da parte dei datori di lavoro è un segnale importante: investire nella crescita professionale è essenziale per la qualità dei servizi offerti”.

Quali sono le implicazioni dei nuovi permessi sindacali?
“I 10 giorni di permessi retribuiti per i dirigenti sindacali rappresentano un avanzamento significativo, garantendo maggiore agibilità per rappresentare al meglio le lavoratrici e i lavoratori. Inoltre, il fatto che queste giornate vengano conteggiate ai fini del premio di merito e della progressione di carriera mostra il valore riconosciuto al ruolo sindacale”.

Ci sono margini di miglioramento?
“Un punto critico è l’abolizione della posizione economica A per il personale dedicato esclusivamente a prestazioni notturne senza qualifiche specifiche. Tuttavia, il complesso delle misure rappresenta un progresso tangibile per la categoria e una base su cui continuare a lavorare”.

Qual è il significato politico di questo rinnovo?
“Questo contratto è un esempio concreto di come la lotta sindacale possa migliorare diritti e tutele. Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare alle assemblee entro il 30 gennaio e a ratificare un accordo che guarda al futuro, valorizzando il lavoro e la dignità di chi opera in questo segmento del terzo settore”.