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Dopo l’ennesima aggressione a una dipendente, il sindacato denuncia l’inerzia dell’Amministrazione e minaccia mobilitazioni
6 feb. 2025 – Un’ondata di sdegno e preoccupazione investe la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Monza e Brianza dopo l’aggressione subita da una dipendente presso lo sportello dell’Ufficio Territoriale (UT) di Monza. L’episodio, avvenuto il 5 febbraio 2025, ha riportato l’attenzione sulla mancanza di adeguate misure di sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori, esposti quotidianamente a rischi durante lo svolgimento del proprio servizio.
La Fp Cgil Monza Brianza e la Fp Cgil Lombardia, con una nota congiunta firmata rispettivamente dalla segretaria Silvia Papini e dal coordinatore regionale Riccardo Rattini, denunciano l’inerzia dell’Amministrazione, che da tempo ignora le richieste sindacali di intervento.
“Siamo ormai di fronte ad aggressioni che si ripetono. Quella all’UT di Monza ha coinvolto, nella rabbia di un cittadino, una lavoratrice che si è vista scagliare sulla sua scrivania la barriera protettiva di plexiglas. Ma nel 2023 ci sono stati altri due episodi, all’UT di Desio, uno finito con la mano rotta di una dipendente e l’altro che ha coinvolto nella violenza lo stesso direttore, intervenuto a difesa di due lavoratrici aggredite”, racconta Papini.
Aggressioni reiterate e promesse disattese
“La Direzione Regionale, proprio in seguito ai casi del 2023, aveva promesso direttamente ai direttori e al personale soluzioni rapide, tra cui la presenza di guardie di sicurezza con funzione di deterrente e di intervento. Ma, a oggi, di queste soluzioni non c’è traccia”, dichiara Rattini.
Le richieste della Fp Cgil
Di fronte a questa situazione, la Fp Cgil torna a chiedere risposte rapide e interventi concreti. Il sindacato sollecita l’immediata implementazione di misure di sicurezza, la presenza di personale addetto alla vigilanza e il rafforzamento dei protocolli di intervento in caso di minacce o aggressioni.
“È inaccettabile che si continui a lavorare in condizioni di rischio e pericolo senza che vengano adottate misure adeguate di prevenzione e protezione -, incalzano i due sindacalisti -. In assenza di provvedimenti veloci e veri, siamo pronti a valutare ogni forma di mobilitazione necessaria a tutelare i diritti e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”.