![banner agenzia entrate mb con papini fp cgil](https://fpcgil.lombardia.it/wp-content/uploads/2025/02/banner-agenzia-entrate-mb-con-papini-fp-cgil-1024x536.webp)
La segretaria Papini: “Attacco alla rappresentanza sindacale. Atto grave, non ci faremo silenziare”
8 feb. 2025 – La Fp Cgil ha denunciato l’ennesima aggressione a una dipendente dell’Agenzia delle Entrate di Monza e Brianza, sollecitando interventi immediati per garantire sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori. La risposta dell’Amministrazione? Convocare un tavolo di confronto escludendo la categoria della Cgil, con il pretesto della mancata firma del contratto nazionale delle Funzioni Centrali.
Ne parliamo con Silvia Papini, segretaria Fp Cgil Monza Brianza
Come giudicate questa esclusione?
“È un atto grave e inaccettabile. La Direzione Provinciale vuole discutere di sicurezza tagliando fuori chi ha denunciato il problema. Non è un caso, è una scelta precisa per eliminare dal confronto chi chiede risposte vere. Una decisione che mina il principio di rappresentanza ed esclude dal tavolo una sigla rappresentativa su tematiche di interesse generale su cui abbiamo chiesto un’informativa. Si tratta di un segnale pericoloso: escludere chi, come la Fp Cgil, non si piega al silenzio e continua a battersi per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Perché è un attacco alla rappresentanza sindacale?
“Perché la Fp Cgil è il sindacato più rappresentativo nel pubblico impiego. La sicurezza non può essere un tema di esclusiva gestione di chi dice sempre sì, ma deve coinvolgere tutte le parti sociali. Questo è un attacco ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno scelto di farsi rappresentare da noi”.
Le altre organizzazioni sindacali hanno contestato l’esclusione?
“Silenzio totale. Le sigle firmatarie del contratto sembrano più interessate a garantire la nostra esclusione piuttosto che a ottenere soluzioni concrete. Questo è triste e intollerabile”.
Quali sono le richieste della Fp Cgil?
“Chiediamo l’attuazione immediata del servizio di guardiania promesso da tempo e mai attivato. Finora l’unico intervento realizzato è stato l’installazione di un cancello elettrico, una misura totalmente insufficiente. Pensano di risolvere il problema della sicurezza con un cancello, mentre il personale continua a subire aggressioni. La guardiania professionale doveva partire a gennaio 2024 ma ancora non esiste. Questo immobilismo è inaccettabile. Non resteremo fermi. Se non ci saranno risposte immediate, valuteremo tutte le forme di mobilitazione necessarie. La sicurezza è un diritto, non un favore. Non accetteremo giochi di potere sulla pelle di chi lavora”.