
Nome e cognome: Luisa Vanalli.
Profilo professionale e lavoro presso: Assistente Sociale presso la Struttura Semplice Dipartimentale Valutazione della Fragilità – ASST Lecco.
Qual è il motivo che più ti rende orgogliosa del tuo lavoro?
Credo nella mia professione che è poco riconosciuta all’interno della ASST Lecco. Riconosco il mio ruolo all’interno del Servizio in cui opero. Dopo anni e anni di scontri, finalmente le infermiere con cui lavoro riconoscono la mia professionalità che è diversa da quella amministrativa. Il GRAZIE dell’utenza/servizi/enti, sia per il buon esito di una pratica sia per l’esito negativo, mi riconosce una dignità lavorativa.
Invece quali sono le principali criticità?
Difficile comunicazione tra comparto e dirigenza.
Difficoltà nel poter dare evidenza al lavoro sommerso e di rete ma di fondamentale importanza che svolgo. Mancanza di momenti di confronto mono professionali prestabiliti, continuativi e standardizzati.
Perché ti candidi con la Fp Cgil e perché votare Fp Cgil?
Mi candido perché la maggior parte dei dipendenti della ASST ragiona con questo pensiero: “esponiti tu che se va bene ci guadagno anche io, se va male ci perdi solo tu”. Questa cosa mi fa arrabbiare e vergognarmi di appartenere ad una azienda. Inoltre mi piacciono le sfide (la SSD Valutazione della Fragilità, in precedenza indicata con altre diciture, è stata creata nel 2017 e non aveva figure sociali. Mi è stata proposta questa sfida e l’ho accettata). Infine provengo da una stirpe dove le manifestazioni e gli scioperi erano parte del DNA (la CGIL ha fatto un libricino su mio nonno).
Perché votare CGIL: è un sindacato trasparente e chiaro in tutto. Ammette sbagli e vincite. Accoglie senza pregiudizi.
Cosa diresti a una collega o a un collega che pensa che votare non serva a nulla?
A chi pensa di non votare, direi che è prima di tutto un’occasione sprecata. I nostri nonni/padri hanno lottato per la creazione di un sindacato che tuteli i lavoratori e le lavoratrici. Il voto è un diritto riconosciuto dalla legge e pertanto diventa un dovere per garantire una rappresentanza all’interno della ASST Lecco.
Credo che il confronto sia il concetto base per la costruzione di qualcosa di positivo. Il lamentarsi non serve a nulla se non si crede nella forza della rappresentanza.