
I temi da affrontare: ritardi negli incentivi, carenza di personale e mancate risposte
24 marzo 2025 – Da undici anni il personale del Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia-Romagna attende il pagamento degli incentivi tecnici. Un diritto negato, ostacolato da cavilli normativi e, soprattutto, da una dirigenza che ha preferito rimandare, appellandosi alla mancanza di decreti attuativi e alla complessità delle procedure. Il quadro normativo, nel frattempo, si è evoluto: dal Codice degli Appalti del 2006 fino all’attuale D.Lgs. 36/2023, ma l’inerzia dell’amministrazione è rimasta la stessa.
La questione degli incentivi è solo la punta dell’iceberg. Come raccontano le lavoratrici e i lavoratori del Provveditorato, negli anni, la carenza di personale è diventata strutturale. Il pensionamento dei dipendenti più esperti non è stato compensato da nuove assunzioni, e i pochi tecnici neoassunti, di fronte a mole di lavoro e responsabilità insostenibili senza adeguata retribuzione, hanno scelto di lasciare il Provveditorato per impieghi meglio retribuiti e meno gravosi.
Di fronte alle richieste di confronto avanzate dalla RSU, la dirigenza ha preferito chiudersi in un atteggiamento autoreferenziale e privo di risposte concrete. Un incontro richiesto a ottobre 2024 potrebbe concretizzarsi solo a fine marzo 2025. Troppo tardi per un personale stanco di pagare il prezzo dell’inefficienza amministrativa.
Di questo si discuterà nell’assemblea convocata per martedì 25 marzo, dalle ore 10 alle 12, nella Sala CTA di Piazzale Morandi 1, piano 2, e in collegamento su Microsoft Teams. Interverranno Alberto Motta, segretario generale di Fp Cgil Milano, e Andrea Ferraccio, funzionario responsabile.
Le lavoratrici e i lavoratori chiedono risposte chiare e un cambio di rotta. Se non arriveranno soluzioni concrete, il rischio è che l’ufficio si blocchi definitivamente.
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