
Nome e cognome: Stefano Ravelli.
Profilo professionale e lavoro presso:
Lavoro in ARPA Lombardia, Dipartimento di Bergamo (UO Attività Produttive), come collaboratore tecnico professionale. Sono laureato in Scienze Ambientali.
Qual è il motivo che più ti rende orgoglioso del tuo lavoro?
Il lavoro in un Dipartimento territoriale di ARPA mi permette di essere in contatto diretto con i problemi ambientali e così di mettere in campo azioni per la loro possibile risoluzione. Quando si riescono a risolvere problemi cronici, per il bene della comunità, è sempre una bella soddisfazione!
Quali sono le principali criticità?
Per poter esser efficaci e incisivi occorre essere in tanti e affiatati. Il principale problema nelle realtà territoriali è la carenza cronica di personale, che riduce in modo evidente l’efficacia della nostra azione, poiché una parte del lavoro non considerato strategico deve sempre essere messo da parte; inoltre, alla lunga, tale carenza finisce per essere continua fonte di stress, di inadeguati carichi di lavoro e di deterioramento nei rapporti coi colleghi. Invece che essere affiatati, si finisce per essere sfiatati, stanchi, rassegnati e nervosi.
Perché ti candidi con la Fp Cgil e perché votare Fp Cgil?
Perché quando le cose non vanno bene, bisogna avere il coraggio di far sentire la propria voce, il proprio disappunto. L’alternativa è rassegnarsi che le cose vadano male (perché difficilmente poi andranno meglio da sole). CGIL in questi anni mi ha dimostrato di essere una organizzazione attenta alle varie situazioni di disagio e che, con tutte le difficoltà del caso, è in grado di dare voce ai lavoratori e alle lavoratrici anche in ARPA.
Cosa diresti a una collega o a un collega che pensa che votare non serva a nulla?
Ho già risposto: non votare vuol dire rassegnarsi che le cose vadano sempre peggio. La rassegnazione non è mai una soluzione, non risolve nessun problema; questo vale in generale, anche nella vita familiare di tutti i giorni, nella vita sociale e politica, oltre che nel lavoro.