
Ottant’anni dalla Liberazione dal nazifascismo. Una giornata densa di significato civile, politico e sociale, che ci richiama al dovere di custodire e rinnovare la memoria attiva della Resistenza: un’eredità viva, che anima e fonda la nostra democrazia.
Per la Fp Cgil, questa memoria non è mai solo celebrazione, ma impegno quotidiano. Libertà, giustizia sociale e diritti non si difendono da soli: si praticano, si conquistano, si rinnovano ogni giorno nei luoghi di lavoro e nei servizi pubblici, dove le lavoratrici e i lavoratori portano avanti quella che chiamiamo la nostra Funzione Partigiana. Un’azione sindacale coerente, determinata, necessaria per contrastare ogni deriva autoritaria, ogni attacco alla dignità del lavoro e alla coesione democratica.
Alla manifestazione nazionale a Milano, che, per la Cgil, in Lombardia, è anche appuntamento regionale, il corteo partirà alle ore 14.30 da Porta Venezia per concludersi in piazza Duomo, dove alle ore 16.00 inizieranno gli interventi dal palco. Prenderanno la parola Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Sandra Gilardelli, partigiana, Maurizio Landini, segretario generale della Cgil nazionale, e Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’Anpi, rappresentanti delle Associazioni Fiap, Fivl, Aned, Anppia, Anei. Il comizio sarà coordinato da Primo Minelli, presidente Anpi Milano, e con Musiche partigiane (Emilio e gli Ambrogi). A seguire, alle ore 18.00, è in programma un concerto di musica classica al Teatro alla Scala.
In risposta all’appello del governo alla “sobrietà” per la concomitanza con i funerali di Papa Francesco, il segretario generale Maurizio Landini ai microfoni di Radio Popolare ha dichiarato: “Il 25 aprile non è una giornata in cui si beve ma di mobilitazione per affermare i valori della democrazia nel nostro Paese. Mai come adesso, il 25 aprile non è semplicemente una giornata di memoria ma di lotta e di partecipazione democratica”.
L’appello dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani, per l’ottantesimo anniversario richiama con forza il senso di questo tempo: “È tempo di resistenza, una resistenza consapevole, pacifica, collettiva”. Un tempo in cui la memoria del 25 aprile ci offre “la forza morale e civile per resistere” e rilanciare i principi della Costituzione, nata dalla lotta contro il fascismo: il lavoro, la sovranità popolare, il ripudio della guerra, la dignità della persona.