18 May 2025
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Vigili del Fuoco / Lombardia in emergenza organici. Servono assunzioni, ora

Intervista a Michele Giacalone, coordinatore Fp Cgil Vigili del Fuoco Lombardia

24 aprile 2025 – In Lombardia, i Vigili del Fuoco continuano a garantire il soccorso con impegno e professionalità. Ma lo fanno in condizioni sempre più critiche.

Mentre le emergenze aumentano – tra cambiamenti climatici, urbanizzazione e nuove fragilità del territorio – i numeri del personale vanno in senso opposto.

Ne parliamo con Michele Giacalone, coordinatore Fp Cgil Vigili del Fuoco Lombardia, che lancia un allarme chiaro: senza investimenti immediati e strutturali, si mette a rischio non solo la tenuta del servizio, ma anche la salute e la sicurezza di chi lo garantisce.

Qual è oggi la condizione dei Vigili del Fuoco nella nostra regione?
“La situazione è diventata insostenibile. In Lombardia mancano oltre 800 unità operative. I turni sono estenuanti, spesso al limite della sopportabilità. E il sistema regge solo grazie al senso del dovere, alla competenza e al cuore dei lavoratori e delle lavoratrici. Ma così si logorano le persone. E si mette a rischio l’efficacia del soccorso”.

In cosa consiste il pericolo per la sicurezza?
“Proviamo a immaginare una squadra che esce per un intervento in un condominio in fiamme, mentre contemporaneamente arriva la chiamata per un incidente in galleria o per un dissesto idrogeologico in montagna. Se i distaccamenti sono chiusi o sottodimensionati, la seconda squadra non parte, o parte in ritardo. Ogni minuto può fare la differenza tra salvare una vita o trovarsi davanti a una tragedia.”

C’è un problema anche di ricambio generazionale?
“Le assunzioni attuali si aggirano intorno alle 1.500 unità annue. Negli anni ‘90 erano 4.000. Oggi ci sono 4.000 persone, a livello nazionale, pronte a entrare in servizio, tra vincitrici e vincitori di concorso e personale da stabilizzare. Ma la macchina è lenta, la procedura del nuovo concorso da 350 posti è insufficiente e a rilento, e intanto da questo 2025 si prevede che andranno in pensione circa 3.000 unità. È come riempire un secchio bucato senza mai aggiustarlo. La soluzione è subito un piano straordinario di assunzioni!”.

Quali territori lombardi sono più esposti?
“In alcune giornate, il Comando di Como ha solo 7 persone disponibili per turno. Alcuni distaccamenti di Mantova, Sondrio, Varese vengono chiusi o declassati. Ma l’allarme riguarda tutte le province. L’adeguamento dell’organico va fatto su scala regionale, senza eccezioni”.

Oltre agli operativi, manca altro personale?
“Il sistema non funziona senza il lavoro quotidiano del personale amministrativo e tecnico-logistico. Se il personale operativo è il motore, loro sono l’ingranaggio che lo tiene in movimento. Sono figure spesso invisibili ma fondamentali, garantendo la manutenzione dei mezzi, la logistica degli interventi, la gestione delle risorse e della documentazione. Anche per loro servono più assunzioni, formazione, strumenti adeguati, a oggi le carenze vengono colmate da personale operativo, inaccettabile!”.

Il messaggio al Governo?
“Abbiate il coraggio di vedere la realtà. Non si può continuare a risparmiare sulla pelle di chi salva vite. Non chiediamo premi o medaglie ma rispetto. E rispetto vuol dire investimenti, politiche assunzionali serie, un progetto che tenga insieme sicurezza, dignità, diritti”.