3 Jun 2025
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Vigili del Fuoco di Milano / Indetto lo stato di agitazione unitario

Vigili del Fuoco

Giacalone e Bottiroli (Fp Cgil): “È il potenziale preludio all’indizione di uno sciopero provinciale di categoria”

13 mag. 2025 – Le sirene dei Vigili del Fuoco di Milano potrebbero presto tacere, non per un’emergenza conclusa, ma per protesta. Ieri è stato infatti dichiarato lo stato di agitazione unitario del personale, a seguito dei segnali lanciati nei giorni scorsi.

“Non è una decisione leggera, è il possibile preludio all’indizione di uno sciopero provinciale di categoria: un atto estremo, per chi ha fatto del rischio la propria quotidianità professionale” dichiarano Michele Giacalone e Cesare Bottiroli, rispettivamente coordinatore e segretario della Fp Cgil Milano.

Perché questa scelta?
“Nel territorio milanese permangono tre criticità rilevanti che mettono a dura prova l’efficacia operativa del Comando provinciale e la sicurezza delle cittadine, dei cittadini e del personale del Corpo – spiega Giacalone –. La prima è la cronica carenza di personale operativo, oggi stimata intorno al 10%. Siamo circa in 1.000, ma mancano 100 Vigili del Fuoco. Dal 99° corso allievi non è stata assegnata neppure una persona a Milano: un dato che desta forte preoccupazione. L’organico ridotto costringe alla sospensione quotidiana di diverse squadre e mezzi di soccorso. Meno operatori e meno mezzi significano maggiore carico di lavoro su chi è in servizio, con un conseguente aumento dei rischi per la sua incolumità. E con tempi di risposta più lunghi alle richieste di soccorso. Serve aggiungere altro?”.

E le altre criticità?
“La seconda riguarda i ruoli tecnici e amministrativi, anch’essi sottodimensionati. La carenza è di circa il 50%. Tradotto mancano circa 40 lavoratrici e lavoratori, a vario titolo. Questo personale è strategico per garantire le attività di supporto e la funzionalità degli uffici. Alcune colleghe e colleghi hanno dato disponibilità a svolgere lavoro straordinario per rispettare le scadenze, ma la risposta è stata negativa per mancanza di fondi dedicati – prosegue Giacalone –. La terza riguarda l’Ufficio Personale, responsabile del rilevamento presenze e dell’elaborazione delle spettanze economiche. Anche qui il personale è insufficiente, con ritardi e disagi per lavoratrici e lavoratori. Tutto ruota attorno allo stesso problema: la carenza strutturale di organico. Ed è una questione che riguarda tutta la Lombardia”, chiarisce, anticipando nei toni e nella doppia veste di coordinatore provinciale e regionale, prossime più ampie mobilitazioni.

E adesso, quale sarà il prossimo passo?
“Abbiamo chiesto formalmente l’attivazione della procedura di conciliazione – afferma Bottiroli –. Siamo in attesa di una convocazione. Se il confronto non porterà a soluzioni concrete, siamo pronti ad avviare forme di mobilitazione più incisive, fino alla proclamazione dello sciopero generale del personale dei Vigili del Fuoco di Milano. La situazione del Comando ha ormai superato la soglia critica. Non è soltanto una vertenza sindacale – e già questo basterebbe –: è in gioco la tenuta di un servizio pubblico essenziale”.