12 Jun 2025
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Mille precari degli sportelli immigrazione rischiano il lavoro: presidio il 16 giugno a Milano

sportello immigrazione

La Fp Cgil Lombardia sostiene il presidio promosso da Nidil, Felsa e Uiltemp. Panzeri (Nidil): “Questione delicata, sia per le ricadute occupazionali sia per le conseguenze sui servizi pubblici rivolti alle persone migranti”. Ferraccio (Fp Cgil): “Difendere i posti di lavoro, i servizi pubblici e i diritti delle persone è un’unica battaglia”

volantino11 giu. 2025 – La Fp Cgil Lombardia darà il suo sostegno solidale al presidio con assemblea sindacale e conferenza stampa organizzati da Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp Uil regionali per lunedì 16 giugno, dalle ore 10 alle 12, davanti alla sede della Randstad, in via Roberto Lepetit n. 8/10 a Milano.

A spiegare la situazione, Lorena Panzeri, coordinatrice regionale Nidil Lombardia.

Circa 1000 lavoratrici e lavoratori impiegati da anni presso Questure e Prefetture ma alle dipendenze delle Adecco e Randstad, rischiano di perdere il posto a fine giugno dopo che le due agenzie per il lavoro hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale chiedendo la nullità di una proroga tecnica relativa ai loro contratti. Abbiamo fatto partire lo stato di agitazione unitario e, al tentativo di conciliazione, le parti datoriali si sono rifiutate di ritirare il ricorso al Tar – racconta Panzeri -. L’udienza sarà il 24 giugno e peraltro non è detto che vada come Adecco e Randstad vorrebbero. Ma .la questione resta delicata, sia per le ricadute occupazionali sia per le conseguenze sui servizi pubblici rivolti alle persone migranti – evidenzia -. Per questo la nostra mobilitazione prosegue lunedì 16 giugno e, senza sviluppi positivi della vertenza, ci porterà a indire uno sciopero per l’intera giornata il lunedì successivo, 23 giugno”.

Come Fp Cgil da tempo segnaliamo le difficoltà del personale nelle Prefetture e nelle Questure – denuncia Andrea Ferraccio, coordinatore regionale del Ministero dell’Interno –. C’è una forte crisi strutturale e una grave carenza di personale negli uffici immigrazione. Questa mobilitazione, in difesa di lavoratrici e lavoratori precari che garantiscono con competenza servizi essenziali alle persone migranti, è anche la nostra. Difendere i posti di lavoro, i servizi pubblici e i diritti delle persone è un’unica battaglia. Il 16 giugno saremo al fianco di chi ogni giorno garantisce tutto questo, senza tutele né certezze. Essere presenti al presidio significa scegliere il lavoro dignitoso, la qualità dei servizi pubblici, il rispetto delle persone”.