Tramparulo (Fp Cgil): “Valorizzate le professionalità del comparto, ma servono più risorse e meno vincoli sul salario accessorio”
19 giu. 2025 – È stato siglato, nel pomeriggio di martedì 17 giugno, il nuovo accordo sulle Risorse aggiuntive regionali (Rar) per l’anno 2025, destinato alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto sanità pubblica della Lombardia.
L’intesa riguarda il personale sanitario, tecnico e amministrativo delle Agenzie di tutela della salute (Ats), delle Aziende socio sanitarie territoriali (Asst), degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico (Irccs), dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa), dell’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu), dell’Agenzia di controllo del sistema sociosanitario lombardo (Acss), dell’Istituto zooprofilattico sperimentale e delle Aziende di servizi alla persona (Asp).
L’accordo prevede quote differenziate per inquadramento professionale.
“Per i professionisti della salute e funzionari, cioè il personale delle categorie D e DS, la cifra è pari a 800 euro l’anno. Per gli assistenti, in categoria C, è di 745 euro. Infine, per operatori e personale di supporto (categorie A, B, BS), la quota è di 656 euro”, spiega Lello Tramparulo, segretario della Fp Cgil Lombardia, presente al tavolo di trattativa.
A queste somme si aggiungono ulteriori benefici specifici.
“Abbiamo ottenuto una quota annua aggiuntiva di 227 euro per il personale sanitario specifico – infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche – ma anche per il personale tecnico sanitario, della prevenzione e della riabilitazione. Questo importo è riconosciuto anche a chi lavora su turni articolati sulle 24 ore: un modo concreto per valorizzare chi garantisce la continuità assistenziale”, continua Tramparulo.
Per chi svolge le stesse funzioni ma non è coinvolto nei turni h24, è prevista una quota aggiuntiva di 100 euro l’anno: “Un riconoscimento anche a chi, con modalità diverse, è ogni giorno in prima linea nei servizi”, sottolinea il sindacalista.
Le erogazioni economiche sono calendarizzate: il 70% della quota sarà liquidato a ottobre 2025, mentre il saldo è previsto per aprile 2026. A marzo 2026 è programmato un monitoraggio per verificare l’effettiva attuazione dell’accordo.
“Questo risultato è il frutto di un lavoro costante e tenace, resta il nodo delle risorse, sempre meno sufficienti rispetto alla platea di riferimento, e anche su questo abbiamo chiesto a Regione Lombardia di attivarsi all’interno della Conferenza Stato-Regioni per superare i vincoli che bloccano il salario accessorio”, conclude Tramparulo.
