10 Jul 2025
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PFAS: Veleni tra le fiamme, più controlli per i Vigili del Fuoco

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Sostanze cancerogene nei dispositivi e nelle tute dei Vigili del Fuoco. La Fp Cgil Lombardia ottiene il via libera agli esami del sangue per chi è esposto. “La salute viene prima di tutto”, afferma Michele Giacalone, coordinatore VVF della categoria regionale

9 lug. 2025 – I Pfas (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) sono composti chimici di sintesi, usati per rendere i prodotti resistenti a acqua, olio, calore e macchie. Dalle pentole antiaderenti ai camici chirurgici, dall’imballaggio alimentare ai cosmetici. Ma il prezzo è altissimo: inquinano l’ambiente, entrano nella catena alimentare, minacciano la salute.

Particolarmente esposti a questi veleni sono i Vigili del Fuoco (l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro li mette nel Gruppo 1, il livello più alto, con prove accertate di cancerogenicità). I Pfas sono infatti presenti nelle schiume antincendio e nei dispositivi di protezione individuale come le divise dei vigili del fuoco (tute ignifughe).

La Fp Cgil Lombardia, con il coordinatore Michele Giacalone, ha chiesto al Direttore regionale dei Vigili del Fuoco – come è stato fatto già in Emilia Romagna, Liguria e altre regioni – di “poter avviare un percorso sanitario, a campione e su base volontaria, al personale Vigile del Fuoco del territorio lombardo, al fine di poter monitorare e prevenire l’insorgere di malattie croniche e di accertare la presenza di eventuali PFAS nel sangue”.

La minaccia è concreta.

“L’esposizione prolungata e combinata con il calore e le alte temperature durante gli incendi può aumentare l’assorbimento di Pfas nel corpo, che sono associati a malattie cardiovascolari, tiroidee, tumori (come cancro ai testicoli, mesotelioma, linfoma non Hodgkin e cancro alla prostata), ipertensione e ipercolesterolemia. Noi Vigili del Fuoco siamo particolarmente a rischio perché i Pfas sono presenti sia negli strumenti di lavoro sia nell’ambiente circostante, e continuiamo ad accumulare in noi sostanze nocive – risponde Giacalone -. Il Direttore Regionale, Ing. Fabrizio Piccinini, si è mostrato sensibile al tema già a una prima interlocuzione informale. Alla nostra istanza ufficiale, con coerenza e senso di responsabilità, ha risposto positivamente, dando da subito indicazioni ai Comandi territoriali per individuare strutture sanitarie per esami del sangue gratuiti sui Pfas, alle lavoratrici e lavoratori che vorranno farli”.

Quindi la Fp Cgil dei Vigili del Fuoco fa pronto intervento.

“La salute dei lavoratori e delle lavoratrici è prioritaria. Mancano tutele sanitarie (oltre all’assicurazione Inail, tenuta ancora una volta fuori dal nuovo contratto, non firmato dalla Cgil) e monitoraggi sistematici non solo per chi è in servizio ma anche per chi è andato in pensione: le patologie possono emergere a distanza di anni dall’esposizione. Bene che qualcosa si stia ora muovendo, su nostra pressione e attraverso il corretto approccio direttore regionale”, chiude Giacalone.