17 Jul 2025
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Malnate, accordo sperimentale alla Don Gnocchi: più riposi e stesse retribuzioni per migliorare la vita di chi lavora

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Farano (Fp Cgil Varese): “Un’intesa innovativa in un settore fermo da anni. Meno ore, più benessere, senza penalizzazioni economiche. La prova che si può fare contrattazione vera sull’organizzazione del lavoro”

16 lug. 2025 – Siglato, presso il Centro S. Maria al Monte di Malnate, Rsa della Fondazione Don Gnocchi, un accordo sindacale sperimentale che, nelle intenzioni, dovrebbe incidere profondamente sull’organizzazione del lavoro e, di conseguenza, sulla vita dei dipendenti Asa-Oss, circa 55 lavoratrici e lavoratori, da tempo sotto pressione.

Qual è la portata di questa intesa?

“Va premesso che la Fondazione Don Gnocchi, al Centro di Malnate, ha un elevato tasso di turnover e un elevato tasso di assenza, che nel periodo giugno 2024 -maggio 2025 ha raggiunto il 71%, con un 10% medio di assenza per malattia. L’accordo vuole essere una risposta concreta per migliorare le condizioni di lavoro e arginare il fenomeno delle assenze – esordisce Davide Farano, segretario della Fp Cgil Varese -. L’idea alla base è quella di aggiungere giorni di riposo alle lavoratrici e ai lavoratori. A seconda del tipo di turnistica, parliamo di sette o otto riposi aggiuntivi all’anno. Questi riposi aggiuntivi generano un debito orario che – spiega il sindacalista – in parte viene sanato attraverso l’assorbimento diretto di quattro giornate di ex festività (Rol – riduzione orario lavoro), e per le restanti giornate viene integralmente pagato dalla Fondazione. Questa misura concede al personale circa 40 ore di lavoro in meno all’anno, mantenendo invariata la retribuzione”.

Ci sono carenze di personale?

“Nello specifico agli ausiliari socio-assistenziali e agli operatori socio-sanitari la carenza è del 10% circa ma il problema principale non è tanto un disequilibrio tra entrate e uscite del personale (il tasso di turnover è abbastanza bilanciato), quanto la difficoltà nel trovare nuovo personale in provincia. Tra il richiamo della Svizzera, le stagioni concorsuali della sanità pubblica e la scarsità di nuove iscrizioni alle scuole professionali è dura trovare lavoratrici e lavoratori”.

Quanto dura la sperimentazione?

“12 mesi, che vanno dal 1° ottobre 2025 al 30 settembre 2026, con una verifica intermedia ad aprile. Tra un anno, valuteremo se questa misura avrà portato un maggiore benessere lavorativo e una riduzione delle assenze. Se funzionerà, l’accordo sarà ripetuto; altrimenti, si prenderà atto che lo strumento non è stato efficace”.

Comunque è un accordo innovativo?

“È una vera novità nel settore, almeno per la provincia di Varese. Si tratta di una sorta di piccola ‘settimana corta’. È importante sottolineare che operiamo in un contesto particolare: l’ultimo contratto nazionale di riferimento è di ben 13 anni fa, del 2012, e noi della Fp Cgil non ne siamo neanche firmatari, essendo il ccnl Aris Rsa inadatto per le strutture della Fondazione Don Gnocchi che svolgono attività di alta specializzazione e ricerca sanitaria. Ciò rende la preintesa del 15 luglio scorso – che sarà ratificata a settembre – ancora più significativa”.

Dichiarazione finale?

“Questo accordo è la dimostrazione che quando la Funzione pubblica Cgil può interloquire coi datori di lavoro anche su materie come l’organizzazione del lavoro, può mettere in campo degli strumenti innovativi e funzionali che possono valorizzare le lavoratrici e i lavoratori e attuare veramente una miglior conciliazione vita-lavoro”, chiude Farano.