1 Sep 2025
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Asst Valtellina e Alto Lario / Assistenti sociali, arriva la Funzione Organizzativa

assistente sociale entra in ufficio

Vinci (Rsu): “Una conquista storica e qualificante”. Turcatti e Puleri (Fp Cgil Sondrio): “Un riconoscimento giusto e necessario che premia il lavoro delle professioniste e dei professionisti, ora serve la Dirigenza”.

1 sett. 2025 – La tenacia sindacale ha pagato. C’è voluto tempo, ma la Funzione Organizzativa per il Coordinamento delle lavoratrici e lavoratori assistenti sociali in Asst Valtellina e Alto Lario diventa realtà.

Le organizzazioni sindacali sono state informate dall’azienda dell’avvio di nuovi incarichi di posizione/funzione organizzativa e professionale. Tra le novità, l’istituzione della Funzione Organizzativa ‘Coordinamento degli Assistenti Sociali’, richiesta formalmente fatta dalla Fp Cgil Sondrio nei mesi scorsi.

“Un riconoscimento giusto e necessario, che dà voce a una nostra battaglia e che valorizza un lavoro troppo a lungo rimasto ai margini – affermano Michela Turcatti, segretaria generale, e Leonardo Puleri, segretario della categoria provinciale -. La nuova Funzione Organizzativa segna una svolta: valorizza competenze spesso invisibili, mette ordine in un settore lasciato senza guida, restituisce dignità e responsabilità a chi, con grande impegno e capacità, regge pezzi fondamentali della rete dei servizi”.

Per Nicoletta Vinci, assistente sociale e Rsu Fp Cgil nella Asst Valtellina e Alto Lario, siamo di fronte a “Una conquista storica e qualificante di una professione ormai formata da anni in ambito accademico e da anni inserita e integrata come figura professionale necessaria, in tutte le équipe, sia dei servizi sociali sia dei servizi socio-sanitari ma ancora troppo invisibile e scarsamente valorizzata”.

Da circa vent’anni impegnata nei servizi territoriali in Valtellina, Vinci sottolinea, per ottenere risultati, l’importanza di “far sentire la propria voce e credere nel confronto, in un dialogo diplomatico e paziente anche nelle sedi istituzionali, nello spirito della collaborazione e del miglioramento. Questo risultato – prosegue – è anche frutto dell’impegno e della serietà con cui delegate e delegati sindacali lavorano nelle Rsu per migliorare le condizioni di tutte le lavoratrici e i lavoratori, nessuno escluso”.

Per poi aggiungere: “È comunque doveroso, e lo rimarco da assistente sociale che ha creduto fortemente in questa battaglia, nella qualità delle competenze di una professione importante all’interno del sistema sanitario nazionale, un ringraziamento da parte mia e di tutte le colleghe e i colleghi all’operato sempre attento, costante e deciso della Cgil”.

Dal canto loro, Turcatti e Puleri ritengono però la sfida ancora aperta. “Continueremo la lotta sindacale perché vogliamo ottenere la piena istituzione della Dirigenza per la figura dell’assistente sociale. Diversamente, l’integrazione sociosanitaria rischia di restare un esercizio a metà, affidato al volontarismo delle lavoratrici e dei lavoratori. E noi vogliamo il meglio: servizi più forti, professioni riconosciute, diritti delle persone rispettati”.