
Brescia, martedì 16 settembre, i precari della Giustizia sono in presidio davanti al Palazzo di Giustizia dalle ore 10.00 alle 12.00, in occasione della giornata di sciopero nazionale proclamata da Fp Cgil.
Si tratta di operatori di data entry, funzionari tecnici (tecnici di amministrazione, tecnici edili, tecnici contabili, tecnici IT) e funzionari addetti all’Ufficio per il Processo, assunti con contratti a tempo determinato dal febbraio 2022 grazie ai fondi del PNRR.
I contratti a tempo determinato con cui questi lavoratori sono stati assunti scadranno il 30 giugno 2026, senza attualmente certezze sul loro rinnovo o trasformazione a tempo indeterminato.
A Brescia sono circa un centinaio i lavoratori precari a Palazzo di Giustizia, a livello nazionale sono 12.000.
Questi precari hanno contribuito in modo decisivo a ridurre i tempi della Giustizia, a digitalizzare atti, attivare l’Ufficio per il Processo, a far sì che gran parte della macchina giudiziaria possa recuperare efficienza.Il rischio concreto è che molti di questi lavoratori restino senza lavoro se non saranno stanziate le risorse necessarie nella prossima Legge di Bilancio per la stabilizzazione. Secondo le stime, a livello nazionale sono disponibili risorse per solo 3.000 posti immediatamente, con un impegno promesso per altri 3.000, ma ciò lascia un vuoto per circa 9.000 lavoratori che potrebbero restare esclusi.