13 Oct 2025
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Fp Cgil: “Investire su contratti, il tema salariale è la priorità”

FPCGIL - Le Scelte Giuste - Le nostre proposte

Bozzanca: “Serve un piano straordinario di assunzioni e una clausola di salvaguardia sui salari”

Servizi pubblici da rilanciare, salari da rivalutare, assunzioni da programmare. È la direzione indicata dalla Fp Cgil durante l’attivo nazionale “Le scelte giuste, sabato 11 ottobre scorso, dedicato alle proposte per la legge di bilancio.

“Da qui al 2033 andranno in pensione 700.000 persone nella pubblica amministrazione. Per garantire diritti e servizi ai cittadini e contrastare la desertificazione del sistema pubblico serve un Piano straordinario di 1.250.000 assunzioni”, afferma la Fp Cgil, che chiede anche di “stabilizzare tutti i precari, scorrere le graduatorie e ripristinare quelle scadute”.

Per il sindacato occorre “garantire a chi entra nella Pubblica amministrazione la possibilità di crescere e realizzarsi professionalmente” e “revocare l’accreditamento con il Servizio sanitario nazionale a tutte quelle strutture private che applicano contratti non rinnovati da tempo”.

“Non abbiamo bisogno di armi – si legge nella nota stampa diffusa -, abbiamo bisogno di una rete di servizi pubblici efficaci per le cittadine e i cittadini, che consentano a tutti di vedersi riconosciuti i propri diritti, universali e gratuiti”.

Al centro del confronto, il tema salariale. “La nostra non è stata una scelta pregiudiziale nei confronti di questo Governo –, ha osservato il segretario generale della categoria nazionale Federico Bozzanca – è sempre stata una scelta di natura contrattuale che ha voluto mettere al centro il tema salariale”.

“Una parte del risanamento dei conti pubblici passa ormai da diversi anni da un bancomat chiamato lavoro pubblico – ha aggiunto –. Rivendichiamo, per la prossima tornata contrattuale, un cambio di passo che valorizzi le persone e dia alla contrattazione il peso che merita”.

Bozzanca propone anche “una clausola di salvaguardia delle retribuzioni qualora si dovesse verificare un’inflazione maggiore rispetto a quella preventivata al momento della stipula del contratto”.

Sulle funzioni locali, infine, “serve una nuova indennità fuori dalla contrattazione decentrata, dai vincoli del Dl Pa, dai tetti di spesa per il personale e dai tetti assunzionali”.

“Anche per questi motivi saremo in piazza il 25 ottobre”, ha concluso il dirigente sindacale.