23 Oct 2025
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Provincia di Varese / Indetto lo stato di agitazione unitario

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Lenzi e Sierchio (Fp Cgil): “Non accetteremo più silenzi e immobilismo: serve confronto vero e dignità per il pubblico impiego”

23 ott. 2025 – Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Cobas Pubblico Impiego territoriali hanno proclamato lo stato di agitazione unitario del personale della Provincia di Varese, dopo mesi di inerzia e decisioni calate dall’alto.

assemblea all'interno della Provincia di VareseL’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori – svoltasi prima all’interno e poi, in una sorta di presidio, all’esterno dell’ente – ha dato ieri mandato alle categorie di far partire la mobilitazione, per esplicitare che chi lavora ( spesso nell’ombra) chiede una svolta vera.

“Chi garantisce i servizi al territorio non può essere ignorato: chiediamo rispetto, trasparenza e un confronto che fino a oggi è stato negato”, afferma il delegato Rsu della Fp Cgil, Antonio Lenzi, che spiega: “L’amministrazione agisce come se il contratto nazionale fosse un optional. La contrattazione 2024 è al palo, le progressioni verticali del 2023 non sono state attivate, il welfare aziendale è ancora sulla carta e il regolamento per gli incentivi tecnici non ha ancora visto approvazione. Nel frattempo, i settori Risorse, Tecnico, Lavoro e Ambiente arrancano per le carenze di organico e il sovraccarico operativo, e questo non è affatto utile alla qualità dei servizi erogati né al benessere organizzativo”.

“L’atteggiamento ai tavoli dell’ente e la sua indisponibilità a trattare temi importanti come le progressioni verticali in deroga (in scadenza a fine anno) e un sistema di welfare realmente accessibile, unitamente alla volontà espressa dalla Provincia di finanziare alcune indennità senza passare dal tavolo di contrattazione e dalla mancanza di risorse ulteriori, stanziabili attraverso il decreto PA – afferma Gabriella Sierchio, segretaria generale della Fp Cgil Varese – lanciano un segnale contrario rispetto alla valorizzazione delle relazioni sindacali e, cosa più grave, rispetto alla valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori che svolgono il servizio pubblico.”

Per i sindacati, l’assemblea di ieri non è un punto d’arrivo ma il primo passo di un percorso che proseguirà finché l’amministrazione non aprirà un confronto vero. “Rivendichiamo che la Provincia riconosca le professionalità, l’impegno e la competenza dei suoi dipendenti – conclude Sierchio-. Chi opera nel pubblico impiego non va messo alle corde ma reso partecipe e valorizzato. La mobilitazione continua finché non saranno garantite condizioni di lavoro dignitose e l’amministrazione non si aprirà davvero al confronto”.