Pusceddu (Fp Cgil): “La palla passa alle RSU delle Province. La contrattazione deve determinare una distribuzione equa delle risorse”
20 nov. 2025 – Regione Lombardia ha ricevuto dall’Inps i 663.000 euro delle sanzioni di condizionalità 2016-2023, riconosciuti come risorse in deroga al tetto di spesa del personale. Con le risorse per l’annualità 2024, da stime Inps, si potrebbero superare 1,2 milioni di euro. I fondi confluiranno nella contrattazione del 2026 di ogni singolo Ente Provincia o Afol. La delibera regionale XII/5344 del 17 novembre 2025 individua alcuni criteri, legati anche agli obiettivi Gol (Garanzia di occupabilità delle lavoratrici e dei lavoratori), ma la distribuzione sarà definita dalle Province.
“Finalmente c’è lo sblocco delle risorse che sono state erogate alle province ed è chiara la deroga al tetto di spesa: queste risorse possono essere distribuite alle lavoratrici e ai lavoratori dei Centri per l’Impiego senza gravare sul restante personale. Abbiamo avuto anche garanzie sulla copertura dei costi degli organici a seguito dell’incremento dei costi contrattuali. Ora però tutto si gioca nella contrattazione territoriale. Se sarà coerente e omogenea, le lavoratrici e i lavoratori vedranno finalmente un riconoscimento concreto. Se sarà frammentata, rischiamo di acuire ulteriormente le differenze retributive che esistono da ente ad ente pur facendo lo stesso lavoro. Ci siamo impegnati a chiedere un incontro all’Unione Province Lombarde perché ci sia uniformità di indirizzi. Le risorse ci sono, le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto a vederle erogate”. Così Dino Pusceddu, segretario della Fp Cgil Lombardia, dopo l’incontro del 19 novembre con Regione Lombardia per il personale dei Centri per l’Impiego.
Cosa cambia dopo il parere della Ragioneria Generale dello Stato?
“Chiude una vicenda ferma da anni. Le risorse sono riconosciute in deroga all’articolo 23 comma 2 del decreto legislativo 75/2017: non intaccano il fondo del restante personale e diventano risorse aggiuntive vere. L’Inps le ha erogate e la Regione le ha incassate”, risponde Pusceddu.
I 663.000 euro sono arrivati. E per il 2024 si parla di oltre un milione. È un cambio di fase?
“È un passaggio importante. Gli arretrati 2016-2023 sono finalmente disponibili. Con le risorse stimate per il 2024, le somme che potrebbero essere erogate al personale tramite la contrattazione 2026 sono superiori al milione. Sono risorse che possono diventare stabili, ma l’equità della loro distribuzione dipenderà dalla gestione territoriale”.
La delibera XII/5344 ha definito i budget per Provincia. Quali criteri sono previsti?
“Organico, obiettivi Gol e contributo storico: criteri definiti da Regione in un confronto con i dirigenti delle Province. La distribuzione ai dipendenti sarà decisa nella contrattazione del 2026”.
La contrattazione territoriale è la fase più delicata. Cosa proponete?
“Di aprire subito i tavoli. Ogni Provincia deve convocare formalmente la trattativa citando la delibera regionale. Servono criteri che premino il contributo reale delle persone ed evitino differenze ingiustificate. Per questo abbiamo chiesto un incontro all’Unione delle Province Lombarde”.
Chi beneficerà degli incentivi?
“Tutto il personale impegnato nelle funzioni delegate ai servizi al lavoro, compresi i lavoratori distaccati presso Afol. Chi contribuisce agli obiettivi deve essere valorizzato”.
Avete affrontato anche i temi Gol, carichi e rinnovi. Quali impegni sono stati presi?
“Regione ha confermato due punti. Primo: il programma Gol è prorogato fino a giugno 2026, e abbiamo condiviso di rivederci in un incontro dedicato per marzo/aprile in modo da condividere le ricadute organizzative sul personale del modello delle politiche attive post Gol. Secondo: per gli aumenti dei costi del personale dei Cpi, determinati dagli aumenti contrattuali, la copertura finanziaria è garantita dalle risorse già in essere. I 56 milioni complessivi sono capienti, anche perché le assunzioni previste dal piano di potenziamento del Centri per l’Impiego non hanno raggiunto il 70%”, chiude Pusceddu.