9 Dec 2025
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Brescia, Spedali Civili. Tramparulo: “Difendere il perimetro pubblico per noi significa difendere la Costituzione”

catello tramparulo e nadia lazzaroni (fp cgil)

9 dic. 2025 – A Brescia, davanti alle lavoratrici e ai lavoratori degli Spedali Civili, il segretario generale della Fp Cgil Lombardia, Lello Tramparulo, è tornato sui problemi quotidiani dei reparti: personale che manca, turni che non reggono. Ha ricordato che lo sciopero generale Cgil del 12 dicembre è “centrale”, perché la legge di bilancio decide se nei servizi pubblici entreranno risorse reali.

Ha richiamato un dato che pesa sulle scelte di oggi: entro il 2030 700.000 persone del pubblico impiego andranno in pensione. Senza assunzioni e salari capaci di attrarre nuove professionalità, lo scenario che si profila è la “desertificazione del servizi pubblici”.

Ha spiegato la decisione della Fp Cgil di non sottoscrivere i contratti nazionali, definendola “dolorosa, ma indispensabile”. Perché dignità e condizioni adeguate non arrivano senza investimenti.

Sul nodo lombardo ha parlato dell’avanzata del privato e dell’arretramento dei servizi, denunciando “il disinvestimento nel lavoro pubblico”, i 10.000 posti di lavoro persi in sanità negli ultimi dieci anni, e ricordando che in Lombardia una legge definisce pubblico e privato “equivalenti”. Ha contestato la delibera che consente a ATS, ASST e ospedali pubblici di convenzionarsi con fondi sanitari, mutue e assicurazioni.

Sulla cosiddetta super intramoenia ha detto: “Non è quella la strada”.

Tramparulo ha citato anche i 47 miliardi che cittadine e cittadini hanno pagato nel 2024 per prestazioni sanitarie private, segnale di un sistema che scarica costi sulle persone. E ha ricordato che spostare risorse verso la spesa militare significa toglierle ai servizi che garantiscono diritti.

Il passaggio politico più netto riguarda il rapporto tra servizi pubblici e democrazia: arretrare il pubblico significa lasciare indietro le persone più fragili e alimentare sfiducia.

Da qui il senso del 12 dicembre: “Per noi la strada dello sciopero è sacrosanta, è legittima”. E il senso di un impegno collettivo: “Difendere il perimetro pubblico per noi significa difendere la Costituzione”.