Milano, 23 dicembre 2025 – Mentre Regione Lombardia conferma anche per il 2026 la gratuità del trasporto pubblico per Forze Armate e Forze di Polizia, la Polizia Locale viene esclusa. Una scelta discriminatoria e incomprensibile, che la FP CGIL Lombardia contesta con fermezza.
Abbiamo inviato oggi una formale richiesta di intervento all’Assessore Regionale ai Trasporti, con copia all’Assessore alla Sicurezza, chiedendo l’estensione immediata delle agevolazioni anche al personale delle Polizie Locali lombarde.
La Delibera di Giunta n. XII/4600 del 23 giugno 2025 prevede infatti la gratuità del trasporto regionale solo fino al 31 dicembre 2025 per la Polizia Locale, mentre proroga la misura al 2026 per gli altri Corpi.
“Una scelta divisiva e offensiva – dichiara Dino Pusceddu, segretario FP CGIL Lombardia – soprattutto considerando che le operatrici e gli operatori di Polizia Locale hanno garantito, in questi anni, sicurezza reale a bordo dei mezzi pubblici, affiancando il personale ferroviario e tutelando l’utenza. Un’esclusione che è un errore politico e sociale”.
In un momento in cui si invoca più sicurezza nei territori e nei trasporti, lasciare fuori chi questa sicurezza la assicura ogni giorno è un paradosso.
“La Polizia Locale è presidio quotidiano, in costante contatto con la cittadinanza e con situazioni di rischio – prosegue Pusceddu –. Escluderla da una misura strutturale significa non riconoscerne il valore, e indebolire un presidio fondamentale per le nostre città”.
Eppure, la stessa delibera regionale annunciava l’avvio di misure adeguate per la Polizia Locale. Ma a sei mesi di distanza, tutto tace.
Serve, invece, una risposta immediata: la sicurezza non ha doppie velocità.
“Chiediamo alla Regione Lombardia un intervento urgente: si estenda la gratuità del TPL anche alla Polizia Locale per il 2026, oppure si introducano misure strutturali equivalenti. Non accetteremo una sicurezza a due velocità – afferma il segretario Fp Cgil Lombardia –. E chiediamo ai sindaci, veri datori di lavoro della Polizia Locale, di farsi sentire in questa battaglia di dignità e coerenza istituzionale. La dignità del lavoro non scade il 31 dicembre. Chi garantisce sicurezza sul territorio merita rispetto, tutele e riconoscimento. Sempre”.