22 Nov 2024
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Ats Bergamo / Gli impegni vanno rispettati

Oggi assemblea e poi flash mob dei dipendenti dell’ente. Rossi (Fp Cgil): “Chiediamo, ancora una volta, che Ats rispetti ciò che contratta e firma”

23 dic. – “L’assemblea di oggi in Ats si è trasformata in un flash mob”. L’agenzia di tutela della salute è quella di Bergamo, l’affermazione è del segretario generale della Fp Cgil territoriale Roberto Rossi, le lavoratrici e i lavoratori fotografati durante la manifestazione hanno in mano cartelli che dicono: “Rispettare gli impegni presi!”.

Che succede? “L’Ats non sta applicando due accordi siglati la scorsa estate, uno sulle progressioni economiche orizzontali, l’altro sui buoni pasto per i dipendenti a part time e il recupero ore dei responsabili non dirigenti, le cosiddette posizioni organizzative,  accordo che coinvolge 74 lavoratrici e lavoratori  – risponde Rossi -. Fallito, il 21 dicembre, il tentativo di conciliazione unitario e con la Rsu in Prefettura, oggi come Fp Cgil abbiamo organizzato un’assemblea-presidio”.

A quanti si dovrebbe applicare l’accordo sulle peo? “I passaggi di fascia, per anzianità e valutazione del servizio, spetterebbero a circa 142 lavoratrici e lavoratori sui 420 complessivi – spiega il sindacalista -. L’Ats ha relazionato ai revisori dei conti solo lo scorso 1° dicembre e questi hanno fatto rilievi basandosi non, come si dovrebbe, sulle norme ma su circolari di enti statali che non hanno valore di legge. Se l’accordo non sarà recepito entro il 31 dicembre i lavoratori perderanno la progressione e per molti di loro sarebbe la seconda volta. Stiamo parlando di differenze contrattuali non corrisposte”.

Il secondo accordo viene respinto dall’Ats, dopo che, come spiega Rossi, “l’intesa su buoni pasto e recupero ore era stata l’esito positivo che aveva chiuso un precedente stato di agitazione lo scorso 12 giugno. Sui ticket mensa non è stato fatto il conguaglio a settembre di quelli non distribuiti dal 1° ottobre 2019 al 29 febbraio 2020. Mentre sul recupero ore delle posizioni organizzative si procederà con un recupero, alquanto limitato,  delle ore straordinarie nel trimestre successivo. Resta aperto il problema di come sanare le ore accumulate precedentemente e quelle effettuate durante l’emergenza Covid-19”.