Semeraro (Fp Cgil): la controparte non ha ratificato il contratto nazionale. Inaccettabili le disparità salariali e normative tra professionisti. La nostra adesione allo sciopero è un’occasione importante
22 gen. – La Fp Cgil aderisce allo sciopero nazionale dei medici di tutte le aziende sanitarie private associate all’Aiop, indetto per l’intera giornata di giovedì 28 gennaio dalla Cimop. “La nostra adesione è un’occasione importante, questo sciopero richiede la nostra presenza. Come organizzazione sindacale non siamo ai tavoli negoziali dal 2002 – afferma Luca Semeraro, coordinatore nazionale Sanità Privata Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn.
Perché questo sciopero? “Mentre per le lavoratrici e i lavoratori del comparto il rinnovo del contratto della sanità privata è stato firmato lo scorso 8 ottobre, per quanto riguarda invece la dirigenza medica, l’Aiop – a differenza dell’altra controparte, l’Aris -, non ha ratificato il rinnovo del ccnl 2020-2023. Dopo mesi di trattative alla elaborazione del testo del ccnl e a fronte di 15 anni di blocco contrattuale! – risponde Semeraro -. Questo crea inaccettabili disparità tra i medici, creando professionisti di serie A e B, C… Anche nella sanità pubblica il rinnovo c’è stato e data 2019. Va sottolineato – aggiunge – che queste colleghe e colleghi lavorano a livelli, qualifiche, mansioni equivalenti a tutti gli altri medici e che hanno dato il loro contributo anche nella gestione dell’emergenza pandemica. Ed ora, solo perché l’Aiop si è tirata fuori, non avranno lo stesso contratto e le stesse tutele degli altri, saranno esclusi dai benefici contrattuali? Non è tollerabile! A maggior ragione davanti ai profitti che le strutture sanitarie associate ricavano attraverso le convenzioni con il servizio sanitario pubblico e davanti alle risorse economiche disposte dalle Regioni in previsione dei rinnovi contrattuali”.